PROTEZIONE ECO-AMBIENTALE: IL TIBET TRA I MIGLIORI

  • by Redazione I
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  • 07 Set 2025
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PROTEZIONE ECO-AMBIENTALE: IL TIBET TRA I MIGLIORI, Mirabile Tibet


Yu Wenhao, responsabile del progetto di una piattaforma di monitoraggio intelligente per l’area di Tangbei, sull’altopiano Qinghai-Tibet, ricorda ancora gli ostacoli che ha dovuto affrontare durante la costruzione – peraltro, alle sorgenti del Fiume Azzurro (Yangtze). Ostacoli superati grazie all’esperienza di Yu e della sua squadra di 20 persone, che mesi prima era salita sui remoti ghiacciai del Monte Geladaindong, nella città di Nagqu, per erigere una torre di monitoraggio alta 15 metri a un’altitudine superiore ai 5.300 metri. “Il viaggio era di soli 120 chilometri ma ci sono voluti due giorni per raggiungere il sito perché non c’erano strade. Abbiamo seguito le guide locali esperte, per ridurre al minimo il nostro impatto sul fragile ecosistema dell’altopiano.” E, grazie a questo lavoro, Nagqu ha sviluppato una piattaforma che integra satelliti, droni e sensori terrestri per il monitoraggio ecologico in tempo reale.

Quest’ultima stazione è una delle 14 nell’area di Tangbei che, con i suoi 48.700 chilometri quadri, rappresenta circa un quarto del Parco Nazionale di Sanjiangyuan: una delle più importanti barriere ecologiche della Regione, che – a quest’altitudine, di oltre 4.700 metri – funge anche da banca del germoplasma biologico alpino. Le stazioni consentono il monitoraggio della fauna selvatica, dei ghiacciai, dei fiumi e delle zone umide, come parte del ripristino ecologico in tutto il Tibet.

Tecnologia, dunque – compreso l’aggiornamento della piattaforma con algoritmi di Intelligenza Artificiale, a beneficio di una sempre maggiore precisione. Ma non solo: una crescente consapevolezza nella popolazione, a cominciare dai giovani pastori locali che si sono offerti volontari per la costruzione delle stazioni. Infatti, oggi, oltre 6mila ex residenti del Parco lavorano come guardie forestali. “Grazie alle tecnologie avanzate, al coinvolgimento dei residenti e al sostegno regionale, la fauna selvatica di Tangbei è in costante aumento”.

Namdrol per esempio, pastore 48enne di Nagqu, si è unito a un team di protezione ambientale delle sorgenti del Fiume Azzurro nel 2016. E, da allora, lui e il suo team lavorano alla pulizia dei fiumi, al salvataggio degli animali selvatici e alla prevenzione delle attività umane dannose per l’ambiente. “Facciamo da 5 a 6 missioni di ispezione al mese, coprendo oltre 40 chilometri ogni volta, perché – data l’estrema fragilità di questo ecosistema, dove qualsiasi danno potrebbe essere irreversibile – rafforzare la protezione ecologica è fondamentale”.

Ripristino e conservazione ambientale (dall’afforestamento ai deserti trasformati in giardini e colture), protezione della biodiversità e degli equilibri ecologici, sviluppo sostenibile e migliore governance – a rendere il Tibet una delle regioni con gli ecosistemi più sani al mondo. Anche grazie all’istituzione di 47 riserve naturali, che insieme coprono una superficie di oltre 412mila chilometri quadri, e al sistema di eco-compensazione, per rafforzare tra agricoltori e pastori questa “nuova sensibilità” in materia di conservazione. Cacciatori che diventano ranger, pastori a guardia dei ghiacciai e contadini che piantano e  curano alberi: dal 2016 al 2024, sono nati oltre 500mila posti di lavoro all’anno, e tutti per la protezione eco-ambientale.