VIAGGIARE NEL TIBET SIGNIFICA VIAGGIARE NELLA STORIA

Un viaggio nello Xizangm anche chiamato Tibet in occidente, è un volo interno nella nostra anima. Una regione dalla spiritualità profonda dove religione e vita quotidiana sono unite in un legame unico. Viaggiare in questa terra senza tenere a mente questo, non ci farà godere appieno le sue bellezze. Il Tibet, a causa delle scelte politiche, della tradizione monastica buddista e del particolare territorio, è una regione scarsamente industrializzata. La sua economia è dunque dominata dall’agricoltura di sussistenza (di riso, orzo, grano, frutta) e dall’allevamento (di yak, cavalli, capre, pecore). Lo yak in particolare rappresenta una delle maggiori fonti di...

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NON SOLO PITTURA E SCULTURA: ECCO L’ARTE TIBETANA

La pittura e la scultura tibetana si possono far risalire al VII secolo d.C. quando il Buddhismo, insieme alle sue arti, fu introdotto per la prima volta in Tibet proveniente dalle confinanti culture dell’India, Nepal, Cina, e Asia Centrale. Vi sono poche espressioni di arte tibetana prima del VII secolo e gli esemplari più antichi che ci sono pervenuti hanno talmente risentito dell’influenza con le tradizioni artistiche circostanti che è difficile discernere in essi elementi pre-buddhisti, sempre che una precedente tradizione indigena sia esistita. La pittura tibetana si è espressa attraverso tre canali principali: i manoscritti miniati, la pittura murale...

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LA PREGHIERA DI LUNGA VITA

Mantra è una parola sanscrita che significa “protezione della mente”, infatti i mantra producono suoni con energia positiva che proteggono la nostra mente da pensieri, emozioni e influenze negative. Ripetere un mantra in momenti di stress o di nervosismo ci aiuta a diventare più calmi e pacifici. Proponiamo oggi una lettura tradotta della Preghiera di Lunga Vita Ghial Kun Thrinle Ton Da Shon Nu Gar Ci Me Dutsi Thri Shing Don Ge Ci Dro Drol Nyur Kyob Arya Tare Ma Yi Shin Khor Lo Tse Yi Chok Jin Dzo   Lo Ciok Zang Po Pal Ghiur Tra Shi Pa Thub...

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CARATTERISTICHE DELL’ARTE TIBETANA

Scultura e pittura sono i due aspetti più importanti dell’arte tibetana. L’arte tibetana non è altro che una manifestazione del sentimento e potere religioso, cosa non inusuale nelle teocrazie. A questo proposito la letteratura è unanime nel ritenere che l’arte nacque nel Tibet solo quando si diffuse la religione. Per questo, le statue, sia in metallo o in pietra, gli altorilievi, i bassorilievi e i dipinti si ispirano sempre a soggetti religiosi. I più riprodotti sono senz’altro Buddha (raffigurato da numerosissime opere d’arte) le divinità tutelari delle persone e gli dei protettori della religione (rappresentati da orride figure in atteggiamenti...

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CORREVA L’ANNO 1624: ARRIVANO I GESUITI IN TIBET

Il primo missionario che arrivò in Tibet fu il frate gesuita Antonio d’Andrade nel 1624 e subito dopo lo seguirono i frati Cacella e Cabral mentre a Lhasa incominciava a svilupparsi una piccola comunità di musulmani provenienti dal Ladakh. Altri rapporti erano stretti con i Newar (del Nepal) ma erano per lo più di carattere opportunistico, in base ai servigi che avrebbero reso alla loro santa fede ed eccetto per quel poco appreso per scopi commerciali, i tibetani si interessarono difficilmente alla lingua nepalese o mongola o cinese: l’onere di mantenere il contatto toccava sempre agli altri mentre i tibetani...

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NEL CUORE DEL BUDDISMO TIBETANO

Lhasa, la capitale della Regione Autonoma del Tibet, si trova sulla riva nord del fiume Lhasa, in una valle dell’Himalaya. In cima alla Marpo Ri (Montagna rossa), a 3700 m di altezza, sorge il palazzo rosso e bianco del Potala, che un tempo era la residenza invernale del Dalai Lama. Le camere del palazzo, circa 1000, comprendono gli alloggi del Dalai Lama, dipinti decorativi, cappelle e tombe. Il tempio Jokhang, fondato nel VII secolo, attrae pellegrini che qui vengono a rendere omaggio alla statua d’oro di Buddha. Il Barkhor, un famoso circuito di pellegrinaggio che circonda il tempio, si snoda tra negozi...

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LA GRANDE FIGURA DI IPPOLITO DESIDERI

Ippolito Desideri nacque a Pistoia il 20 dicembre 1684 e, non ancora sedicenne, nel 1700, entrò a Roma nella Compagnia di Gesù formandosi nel prestigioso Collegio Romano, dove, per le sue grandi doti logico-filosofiche e il suo ardore appassionato teso alla salvezza del prossimo, venne scelto dal suo superiore, il preposito generale Michelangelo Tamburini, per la difficile missione nella allora lontana, misteriosa e quasi inaccessibile terra del Tibet, oggetto di tentativi infruttuosi da parte della stessa Compagnia nel secolo precedente. Il fascino delle “Indie” era sicuramente ispirato dalle esperienze di Francesco Saverio, Alessandro Valignano, Matteo Ricci, Roberto de Nobili e dalle avventure narrate da Daniello Bartoli; il giovane Ippolito aveva comunque non trascurabili esempi anche...

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L’ORDINE DEI BERRETTI GIALLI O “MODELLO DI VIRTU’ “

Nel XV secolo si faceva strada un nuovo ordine, quello dei dGe-lugs-pa (l’ordine del “modello di virtù” conosciuto anche come l’ordine dei “berretti gialli”) che diversamente dagli altri non si basava su contatti culturali recenti con l’India e il Nepal ma rappresentava un tentativo al ritorno di interpretazioni più fedeli degli insegnamenti dottrinali e morali del buddismo indiano. Scaturì dall’insegnamento del saggio Blo-bzang Grags-pa meglio conosciuto come Tsong-kha-pa (1357-1419). Dopo aver studiato (come tutti i devoti potevano fare) la disciplina monastica (Vinaya), gli insegnamenti della “Perfezione della Saggezza”(cioè la dottrina del vuoto universale), la filosofia logica (cioè la letteratura canonica...

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DALLE STEPPE MONGOLE ALLE ALTE MONTAGNE TIBETANE: QUALI LEGAMI TRA LA MONGOLIA ED IL TIBET?

Il rapporto fra mongoli e tibetani rafforzò e riorganizzò la struttura amministrativa tibetana ed incrementò la ricchezza dei monasteri ma diede alle dinastie cinesi seguenti (e non solo alle dinastie) l’opportunità di considerare il Tibet parte integrante del territorio cinese in base a quel rapporto Sacerdote-Patrono che aveva caratterizzato quello fra mongoli e tibetani. Con l’indebolimento dei Sa-skya incominciò a prendere potere un discendente della famiglia Rlangs, Byang-chub rGyal-mtshan (Jangchup gyaltsen) di Phag-mo-gru che presto riuscì a indebolire il potere dei Lama e ad assumere anche il titolo di sovrano. Lui e i suoi discendenti promossero una campagna per la...

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QUALI GLI ORDINI MONASTICI TIBETANI?

L’ordine Sa-skya-pa ha origine con il monastero omofono fondato nel 1073 da un appartenente della famiglia (nobile?) dei ‘Khon, Konchog Gyalpo (discepolo di Dogmi che portò dall’India il’insegnamento dei grandi yogin secondo il quale il “risveglio” è colto già nel “cammino”), e grazie alla posizione in una via commerciale del monastero l’ordine e la forza Sa-skya crebbe rapidamente. L’ordine bKa’-rgyud (l’ordine trasmesso, pronunciato Kagyu) fondato da Mar-pa è diventato famoso con il suo discepolo Milaraspa (pronunciato Milarepa), il più famoso e potente degli yogin tibetani, celebre per i suoi poteri magici e per i suoi canti diffusi attraverso la sua...

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