DALL’ALTOPIANO TIBETANO, PIÙ ENERGIA GREEN E PIÙ OSSIGENO

Tre le notizie “verdi” dall’Altopiano tibetano: i nuovi alberi di Lhasa, che ormai coprono quasi 12 ettari; l’energia da fonti rinnovabili – sufficiente a coprire i bisogni, oltre che della popolazione e di 16 province confinanti, di tre luoghi di Arte e Cultura di Pechino, e il primo Parco di energia all’idrogeno, in costruzione a Shannan nel distretto di Nedong. Un rimboschimento di successo, quello intorno alla Capitale regionale e in altre 37 zone, anche grazie a un tasso di sopravvivenza degli alberi che ha superato il 92%. E un lavoro che coinvolge non solo le distese finora colpite dall’aridità...

QUANDO A SALVARE LA NATURA (ANCHE TIBETANA) È LA FOTOGRAFIA

La storia di Xi Zhinong, il fotografo protettore di specie a rischio Nativo dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, il sessantenne che da quattro decenni si dedica alla vita selvatica è uno dei più influenti fotografi ambientalisti al mondo. Come eccezionalità delle immagini, certo, ma soprattutto come potenza di impatto. Tale da fermare interi cantieri o bloccare progetti di deforestazione minaccianti gli habitat, ispirando così popolazioni e generazioni. Tutto comincia nel 1984, a un anno dalla laurea, con il desiderio di fotografare uccelli in volo. Desiderio che nel 1990 diventa una ricerca sulla Gru tibetana (“dal collo nero”) che, tra...

TERREMOTO NEL TIBET: BENI CULTURALI, I PRIMI RISCONTRI

Il sisma di questo 7 gennaio è avvenuto nella prefettura di Shigatse: culla della civiltà tibetana, dove a parte il primo monastero buddhista (Samye, costruito nel 788) si trova Tashilhunpo – conosciuto per la sua incredibile architettura, per i suoi murales, per la statua gigante del Buddha Maitreya e, soprattutto, per essere la sede del Panchen Lama. Il secondo luogo più sacro per la popolazione dell’Altopiano, fortunatamente rimasto illeso e da dove, nei giorni seguenti al terremoto, dal Panchen Lama e dai 900 monaci sono arrivate preghiere dedicate e una donazione in danaro per l’assistenza ai feriti e agli sfollati....

TIBET, SHANGRI-LA E LA STAFFETTA DELLA BELLEZZA

Balli tradizionali, ceramica nera e thangka: nulla si perde, tutto si trasforma. Perché i giovani tibetani della contea di Shangri-La, felici di imparare le antiche tradizioni, poi (si) esprimono. Con la loro sensibilità e il loro diverso orizzonte, pronti ad aprire e ad aprirsi al mondo. La danza Guozhuang A metà gennaio, in circa 160 si sono riuniti a Dukezong (Dorkhar) per un concorso di danza tradizionale. Compreso il Guozhuang, il danzare in circolo con il quale si esprime il rispetto per la Natura. “Ora, quando balliamo, si tratta più di tramandare la nostra memoria a ogni passo”, racconta il...

30 ANNI DI AMOREVOLI CURE DEL POTALA

Nel 1994, il Palazzo del Potala veniva dichiarato patrimonio UNESCO: un anniversario in realtà doppio, che avrebbe segnato anche la nascita della squadra di manutenzione. Cresciuta in questi 30 anni da 12 a oltre 60 membri tra falegnami e scalpellini, sarti e pittori, elettricisti e Vigili del Fuoco. Che, durante i diversi lavori, nel tempo avrebbe scoperto dozzine di spazi prima sconosciuti – restituendoli, così, al pubblico e alla Conoscenza. Fatto costruire 1300 anni fa dal Re Songtsen Gampo, questo Palazzo in terra, legno e pietra aveva visto in epoca moderna due grandi interventi: dal 1989 al 1994 e dal...

TERREMOTO NEL TIBET: LE BUONE NOTIZIE

Dalla macchina dei soccorsi alla tenuta ambientale, i risultati (concreti) di anni di investimenti Ci sono tre notizie incoraggianti in mezzo alla tragedia che, una settimana fa, ha colpito il Tibet. E la prima è la capacità e la velocità di risposta all’emergenza. Dovuta, certo, alla dedizione dei volontari e soccorritori professionisti – locali e non. Ma anche ai decenni di investimenti pubblici, tibetani e soprattutto cinesi. Nelle infrastrutture stradali che hanno collegato (e permesso l’accesso a) villaggi e cittadine prima remoti e irraggiungibili e nell’aviazione civile, attrezzata sia per il trasporto, sia per la protezione ambientale e il soccorso...

IL TURISMO NEL TIBET SEGNA DUE NUOVI RECORD

A settembre dello scorso anno, parlavamo della spettacolare ripresa del Turismo nel Tibet, in uscita dal biennio pandemico e dal blocco triennale ai viaggi. Ebbene, la Regione ha salutato il 2024 con altre due ottime notizie: il volume dei passeggeri registrato all’aeroporto di Lhasa (Gonggar) e il numero di visitatori sul versante tibetano del Monte Everest-Qomolangma. Il principale aeroporto della Capitale regionale – che attualmente gestisce 143 rotte tra nazionali e internazionali, collegando 70 città – ha segnato ben 6 milioni di passeggeri. Parliamo di 49mila voli in un solo anno e che, oltre alle persone, hanno trasportato 45mila tonnellate...

TIBET: DUE NUOVE METE DA NON PERDERE

Da una parte, una nuova grotta di ghiaccio; dall’altra, dei millenari campi di sale: due luoghi molto speciali, e non solo per gli amanti della Natura, sicuramente da aggiungere alle tappe del prossimo viaggio in Tibet. Con una lunghezza di 150 metri, una larghezza di circa 18 e un’altezza di oltre 6, l’interno della grotta appena scoperta nella contea di Penba si sviluppa su una spirale ascendente. Come camminare in un palazzo di cristallo incontaminato, pieno di informazioni per i ricercatori e affascinante per i viaggiatori. Parliamo della terza grotta scoperta finora, dopo quelle di Chamdo (con 165 metri di...

TERREMOTO NEL TIBET, ATTIVATI I SOCCORSI

A metà mattinata del 7 gennaio, si parla di almeno 95 vittime e più di 130 feriti del sisma che ha colpito la zona di Shigatse: uno dei luoghi più sacri del Tibet, dove vivono 62mila persone. Le scosse di magnitudo 6.8 secondo alcune fonti e 7.1 secondo altre, le più forti degli ultimi 5 anni e seguite da 50 scosse di assestamento, sono state avvertite anche nel Nepal, nel Bhutan e nel nord dell’India – dove però, al momento, non si registrano danni a persone o edifici. Parliamo di un’area a circa 80 chilometri a nord dall’Everest e a...

A LHASA, LA PRIMA FIERA DEL ‘GUSTO TIBETANO’

A dicembre 2024, nella parte orientale di Lhasa, l’enorme centro commerciale Wanda Plaza che si stende su 135mila metri quadri ha ospitato un evento dedicato alla cucina tradizionale. Sette giorni di viaggio nel Gusto tibetano, al quale hanno partecipato oltre 100 “imprenditori del cibo” (street food compreso) provenienti da tutta la regione. Prodotti tradizionali, quindi – inclusi il pane, le salsicce e la carne stagionata, quest’ultima prodotta e offerta anche in alcuni alberghi della zona. Senza, però, temere le creazioni innovative come il pane di orzo, i muffin o le barrette di noci, molto apprezzate dagli ospiti. Dalla carne di...