ALLARME GHIACCIAI NEL QINGHAI-TIBET

  • by Redazione I
  • |
  • 05 Ago 2025
  • |
ALLARME GHIACCIAI NEL QINGHAI-TIBET, Mirabile Tibet


L’intera Asia si sta riscaldando quasi due volte più velocemente della media globale

Secondo un report dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, il riscaldamento tra il 1991 e il 2024 è stato quasi il doppio di quello registrato tra il 1961 e il 1990, rendendo il 2024 l’anno più caldo per tutti i Paesi del Continente. Un allarme che riguarda direttamente lo scioglimento dei ghiacciai, quindi la futura sicurezza idrica della regione. Soprattutto sull’altopiano Qinghai-Tibet, conosciuto anche come ‘il Terzo Polo’ per la presenza del maggior volume di ghiaccio (circa 100mila chilometri quadri ) fuori dai Poli Nord e Sud.

Negli ultimi decenni, infatti, molti di questi ghiacciai si sono ritirati. Con conseguenze dirette sui livelli dei mari, i cicli dell’acqua e il verificarsi (più frequente e più intenso) di fenomeni improvvisi – come la recente inondazione tra il Tibet e il Nepal, che alcuni hanno ipotizzato fosse dovuta proprio al parziale collasso di uno dei ghiacciai a monte. Non solo: nel 2024, le ondate di calore dalle terre asiatiche hanno colpito sia un’area record dell’Oceano Artico, sia le acque dell’Oceano Indiano, fino ai mari cinesi e giapponesi e fino dunque al Pacifico. In pratica, quasi un decimo dell’intera superficie oceanica della Terra (circa 15 milioni di chilometri quadri) ha risentito dell’impatto.

Nella regione tibetana, la ‘Torre dell’acqua’ vitale per almeno 9 Paesi, gli esperti parlano di una vera corsa contro il tempo per mitigare lo scioglimento dei ghiacciai. Da una parte, facendo ricorso alla neve artificiale che, se accumulata nelle zone alpine durante la primavera, può contribuire ad aumentare la massa glaciale migliorando il cosiddetto ‘effetto Albedo’ sulla superficie del ghiacciaio, riducendo dunque l’assorbimento delle radiazioni solari e rallentando, così, la velocità di fusione. Dall’altra, dispiegando su alcuni ghiacciai delle “coperte” giganti fatte in materiali avanzati e tessuti geotecnici (geotessili), sintetici o naturali, molto efficaci come protezione e consolidamento. Infine, riducendo più possibile i gas-serra – con sempre più energia verde, un enorme impegno nell’afforestazione, una vera “arte dei pascoli” (della quale ne riparleremo) e una diversa attenzione agli equilibri ecologici.

Circa un anno fa, parlavamo dell’espansione dei laghi tibetani, aumentati di oltre 10mila chilometri quadrati solo negli ultimi 3 decenni e, a maggio di quest’anno, del tasso di riscaldamento sull’altopiano Qinghai-Tibet – quasi raddoppiato in velocità rispetto al periodo 2016-2023: come in tutta l’Asia sanno bene, il momento di agire è adesso.