ALTRE DUE NOTIZIE GREEN DAL TIBET

  • by Redazione I
  • |
  • 13 Mag 2025
  • |
ALTRE DUE NOTIZIE GREEN DAL TIBET, Mirabile Tibet


La prima è che l’Altopiano tibetano ha raggiunto la copertura dei “conti personali del carbonio”, più conosciuti come “crediti di carbonio”, registrando – e solo nel primo trimestre 2025 – un balzo dalle poco più di 6,5mila alle quasi 38mila adesioni e più di 470mila transazioni che hanno permesso la riduzione delle emissioni nocive di oltre 2,6 tonnellate.

Parliamo di un meccanismo in base al quale, in cambio della partecipazione a lavori e attività a bassa emissione (come, per esempio, l’afforestazione o le conversioni verdi) si maturano dei crediti utilizzabili per coprire le necessità quotidiane di beni e servizi. Un sistema lanciato nel 2022 dalla Banca cinese CITIC e che, a soli 2 anni dal lancio, fuori dall’Altopiano aveva visto 15 milioni di adesioni e un risparmio delle emissioni di CO2 di oltre 90mila tonnellate.

ALTRE DUE NOTIZIE GREEN DAL TIBET, Mirabile Tibet


La seconda riguarda il più grande impianto fotovoltaico dell’altopiano Qinghai-Tibet e del mondo – Talatan, nella prefettura tibetana di Hainan, contea di Gonghe – che è appena stato completato con gli ultimi 23mila eliostati e che, da quest’anno, promette di produrre 223 milioni di kilowatt/ora di energia pulita. Con una particolarità in più: la cura dell’erba seminata all’ombra dei pannelli e quindi del pascolo necessario alle pecore (già battezzate “fotovoltaiche”) della zona.

Prima della costruzione dell’impianto, Talatan era una zona desertica, afflitta dalle tempeste di sabbia e decisamente impervia sia per le famiglie dei pastori nomadi, sia per il bestiame. Con l’arrivo dei pannelli e il bisogno di proteggerli dalla sabbia nel suolo e sollevata dal vento, qualcuno ha pensato di seminare erba e di annaffiarla con l’acqua per pulire gli eliostati. Solo che la vegetazione stava crescendo troppo, abbastanza da coprire in parte i pannelli e “disturbare” la generazione di energia. Da qui l’idea di chiamare gli allevatori, che oggi nutrono lì le loro greggi mentre mantengono gli eliostati “liberi” dai fili d’erba troppo alti.

ALTRE DUE NOTIZIE GREEN DAL TIBET, Mirabile Tibet


Un’idea che ha funzionato. Così bene da veder mitigare sia i venti, dimezzati come velocità, sia l’evaporazione dell’umidità del suolo, già ridotta di un terzo. Soprattutto, da veder aumentare la pastorizia – incentivata dalla dotazione di 4 ovili gratuiti e dalla prospettiva di questo nuovo reddito da un’attività favorevole all’ambiente e dunque premiata dai crediti-carbonio. Il tutto, con altre tre conseguenze immediate: il ritorno dei giovani emigrati per lavoro nelle grandi città dell’Altopiano, la fioritura delle piccole fattorie-imprese di prodotti ovini (aumentati in quantità e qualità e sostenuti anche dall’e-commerce) e il miglioramento del tenore di vita in una zona un tempo “famosa” per il suo livello di povertà.

Da una parte, un’iniziativa volta ad aumentare la sensibilità ambientale in una regione – quella dell’altopiano Qinghai-Tibet – che vede alternarsi vasti deserti ad aree di troppa acqua e nella quale il riscaldamento globale sta accelerando. Dall’altra, un pensiero che, invece di seguire la via più facile (per esempio, di usare i diserbanti), imbocca quella più giusta. Trovando nella Natura la soluzione al problema e innescando, così, un circolo virtuoso per tutti.