
Volendo rendere un po’ più facile la vita dei pastori nomadi a oltre 4.500 metri di altitudine, la città-prefettura di Nagqu – che i nostri lettori conoscono per la sua energia pulita, il suo Festival equestre e le sue grotte – ha appena donato loro ben 20 caravan. Ognuno lungo 5 metri e “a prova di orso”, dotato di energia solare e completo sia di 4 posti letto, sia del necessario per conservare il cibo, cucinare e vivere al riparo dal freddo, dalle improvvise intemperie e dalle calamità naturali.
Facilmente trasportabili con i rimorchi, questi camper permettono ai pastori di muoversi con maggiore agio da un pascolo all’altro a seconda della stagione. E anche di rinunciare alle solite (e molto pesanti) tende, evitare di ammalarsi e al contempo inquinare per il riscaldamento con il letame di yak e, in compenso, proteggere se stessi nonché le provviste dalla sabbia, la neve, gli insetti e i grandi animali selvatici come, appunto, gli orsi tibetani. Non solo: oltre a preservare le persone e le tradizioni come la transumanza, ancora prevalente tra le comunità himalayane, i camper permettono – banalmente, grazie alle stufe e ai frigoriferi – di lavorare per più mesi, produrre dunque di più e quindi vendere meglio il surplus di latte, yogurt, burro e formaggi. Con delle ricadute immediate sul tenore di vita.

I primi 20 caravan sono stati donati alle famiglie delle aree più remote e a maggiore rischio climatico ma la città di Nagqu ha già annunciato di voler estendere la dotazione a tutti i pastori nomadi della Contea. Con ulteriori migliorie tecnologiche, che contribuiscano sempre di più sia alla qualità della vita, sia alla sostenibilità ambientale. E, questo, in nome di un nuovo equilibrio tra le tradizioni plurisecolari dell’Altopiano e quelli che vengono ormai considerati come servizi essenziali – quindi, anche tra la Natura e alcuni dei diritti fondamentali delle persone. Compreso l’accesso all’assistenza sanitaria o alla Scuola, fino a non molto tempo fa del tutto assente dalle vite delle famiglie contadine e pastorali.
Nel frattempo, maggiore sicurezza, luce solare e riscaldamento green come per tutte le oltre 150mila persone che vivono a più di 5mila metri.
La pastorizia sull’Altopiano sta cambiando.