L’ALFABETIZZAZIONE SCIENTIFICA NEL TIBET

  • by Redazione I
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  • 21 Nov 2025
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L’ALFABETIZZAZIONE SCIENTIFICA NEL TIBET, Mirabile Tibet


60 anni fa, i primi piccoli gruppi scientifici nascevano nelle città tibetane ma, ancora nel 2010, l’alfabetizzazione scientifica era “inchiodata” a uno 0,1%. Nel 2023, questa percentuale era già cambiata – arrivando a toccare un promettente 7.6, con una crescita particolarmente significativa tra agricoltori, pastori e persone tra i 18 e i 39 anni. E, dal 1° ottobre di quest’anno, ci si aspetta di vedere questi numeri salire – grazie al nuovo visto K per i giovani di talento nelle materie STEM.

Nel frattempo, 86 carovane di divulgazione scientifica attraversano periodicamente la regione come parte di una rete di promozione che include anche musei mobili, sedi comunitarie e strutture scolastiche dedicate. E, in modo da raggiungere tutte le etnie e tutte le lingue dell’Altopiano, finora sono stati pubblicati 40 tipi di libri bilingue – in Tibetano e Cinese – e più di 10mila set di poster illustrativi, molti dei quali fatti a mano dagli studenti.

Le notizie scientifiche raggiungono ormai tutte le città mentre Science Tibet, programma settimanale della Radio e Televisione regionale, mette in onda 52 episodi all’anno assieme a 160 trasmissioni radiofoniche. E questo fa sì che la Conoscenza sia al contempo comprensibile e pratica – anche per i religiosi, gli anziani e i funzionari delle amministrazioni locali.

Soprattutto, per i residenti delle aree di confine. Dove sono state create librerie e piccole comunità di studio, dove164 scuole primarie sono state attrezzate di strutture scientifiche e dove, vista la vicinanza, vengono periodicamente organizzati dei viaggi a Pechino – in modo che gli alunni possano ampliare ancora di più i loro orizzonti. Senza dimenticare i tour delle carovane scientifiche, che negli ultimi 5 anni sono stati più di 100 e che hanno coinvolto più di 20mila persone tra laici e religiosi di ogni età e genere. Un modo, questo, di abbattere le barriere geografiche e coprire “l’ultimo miglio” dell’educazione scientifica – anche grazie alla diffusione delle (e l’accesso alle) piattaforme digitali, web e social.

Il tutto, con un approccio esperienziale e coinvolgente che – dalla biologia di una pianta alla meccanica dell’Universo passando per i saperi scientifici delle tradizioni tibetane e cinesi e le moderne scoperte e tecnologie – permetta a tutti di comprendere meglio le meraviglie e le dinamiche del mondo. Per una diversa consapevolezza che non valga solo come “competenza” bensì come diritto umano e strumento di liberazione. Dalle paure, dai preconcetti, dalle disuguaglianze e persino dalla povertà.