VIAGGIO IN TIBET? ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI, Mirabile Tibet

VIAGGIO IN TIBET? ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI

  • by Redazione
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  • 21 Lug 2017
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Il Tibet è una destinazione molto particolare e visitare questo Paese comporta la conoscenza di alcune norme e regole fondamentali da non tralasciare.

Il Tibet ha sempre attratto un gran numero di viaggiatori. Tuttavia, il suo isolamento geografico e politico fece sì che per lungo tempo solo pochi stranieri varcassero i suoi confini. Anche dopo la liberazione pacifica del 1950, il Tibet rimase completamente chiuso. Solo a partire dalla prima metà degli anni ’80 si aprì al turismo.

Dopo i primi viaggiatori giunti alla spicciolata, il Tibet conobbe un vero e proprio boom turistico: nel 1987, 40.000 persone visitarono la Regione Autonoma Tibetana. Nel 2002, il numero dei turisti ha raggiunto le 850.000 unità: 130.000 le presenze straniere e 720.000 i turisti cinesi.

 

Come arrivare in Tibet?

Via aereo:

Da Kathmandu: voli per Lhasa tre volte la settimana. Questa rotta è gestita dalla China South Western Airlines. I biglietti per entrare in Tibet sono disponibili per tour organizzati. Chi viaggia individualmente può acquistare solo i biglietti da Lhasa per Kathmandu.

Da Chengdu (Sichuan): due voli giornalieri durante l’alta stagione. I voli devono essere prenotati presso un’agenzia di viaggio. La compagnia aerea China South Western Airlines, non emette biglietti a viaggiatori individuali ma l’agenzia di viaggio può procurare biglietti e permessi ad un gruppo formato “ad hoc”. I voli per Chengdu sono facilmente ottenibili a Lhasa.

Da Xining: volo diretto quattro volte la settimana. I viaggiatori individuali devono rivolgersi ad un’agenzia di viaggio ed avere un permesso speciale oppure accordarsi con un’agenzia per farsi inserire in un gruppo.

Da Kunming: volo settimanale. Valgono le stesse regole del volo in partenza da Xining.

Via terra:

Dal Nepal: Da Kathmandu: prendi una jeep per Kodari, al confine Tibet/Nepal, poi affitta un veicolo per coprire gli otto chilometri fino alla città tibetana di Dram (Zhangmu in cinese), dove le formalità di confine saranno completate. Da Dram, sarà possibile affittare dai funzionari della CITS una jeep che porterà i viaggiatori, in gruppi di cinque, fino a Lhasa (due giorni di tragitto). Alcune agenzie di viaggio di Kathmandu organizzano viaggi di gruppo a Lhasa.

Da Purang: dalla metà degli anni ’90 è possibile entrare in Tibet, con un viaggio organizzato, da Sher, località vicino a Purang, circa 120 chilometri a sud del Monte Kailash. Sher è raggiungibile da Simikot, nel Nepal occidentale, con un trekking di cinque giorni.

Dalla Cina continentale: La città di Chengdu (nel Sichuan) è collegata a Lhasa dalla Sichuan-Tibet Highway, ora in fase di ricostruzione. Altre vie di comunicazione sono l’autostrada Kunming/Lhasa (dallo Yunnan) e l’autostrada Kashgar/Lhasa (dallo Xinjiang). I percorsi sono lunghissimi e le autostrade sono tutte ufficialmente chiuse agli stranieri. I trasporti pubblici sono inesistenti o rari e i camionisti che accettano di dare passaggi ai pochi, audaci, autostoppisti rischiano pesanti multe.. Ovviamente anche i viaggiatori corrono gli stessi rischi e possono essere fermati ed espulsi dal paese.

Alloggio

Per quanto riguarda l’alloggio, la maggior parte dei viaggiatori che si recano a Lhasa soggiornano nell’area del Barkhor. Gli hotel più popolari sono lo Yak, lo Snowlands, il Banak Shol e il Kirey Hotels, ognuno dei quali è parzialmente o totalmente di proprietà tibetana. È importante alloggiare in hotel tibetani. Incoraggiando le attività commerciali della popolazione autoctona si garantisce un beneficio economico ai tibetani e si mantiene almeno qualche controllo sull’industria del turismo. Negli anni ’90, il gruppo inglese “Free Tibet Campaign” ha lanciato con successo una campagna contro la catena degli l’Holiday Inn che ha lasciato il paese. Cercate di non alloggiare in hotel costosi: in genere sono tutti cinesi.

Viaggiare fuori dalla Regione Autonoma:

La maggior parte dei territori tradizionali delle Regioni tibetane (Kham e Amdo) sono state incorporate nelle province del Quinghai, Gansu, Sichuan e Yunnan. Quasi tutte queste zone sono aperte al turismo straniero e per accedervi è sufficiente un normale visto per la Cina. Le aree considerate “sensibili” son temporaneamente o permanentemente chiuse agli stranieri sia all’esterno che all’interno della TAR.

Nelle zone aperte al turismo, è possibile usufruire dei normali mezzi di trasporto pubblico o noleggiare un veicolo. Per quanto riguarda l’alloggio, vigono regolamenti diversi a seconda delle località: in alcuni luoghi gli stranieri possono alloggiare in un solo albergo, in altri è consentito abitare presso le famiglie tibetane. Tenete presente, tuttavia, che i visitatori ospitati in famiglia sono tenuti sotto sorveglianza.

Le date più sensibili a grande affluenza turistica:

Il Nuovo Anno Tibetano (di solito verso la metà/fine febbraio); il 5 marzo; il 10 marzo (anniversario insurrezione del 1959); il 23 e 24 maggio; il 6 Luglio (compleanno del Dalia Lama); il 27 Settembre, il 1° Ottobre e il 10 Dicembre.