IL BUDDHISMO IN TIBET: NEL IX INIZIANO LE PRIME LOTTE INTERNE ALLA REGIONE

Con la crescente presa del potere del buddhismo dei primi tempi si giunse alla lotta fra sostenitori e non sostenitori del buddismo gli ultimi dei quali arrivarono ad uccidere il re Ral-pa-can (o anche Thisug Detsen, che regnò dall’815-838) che stava lasciando il Tibet in mano ai buddisti. Ralpachan fece in modo che venisse adottato solo il vocabolario sanscrito per i termini buddisti, arrivò a farsi monaco e a fare grandi donazioni e concessioni al clero. Al suo posto salì sul trono il fratello Glang-dar-ma (pronunciato Langdarma) che è famoso come persecutore del buddismo ma che fece la stessa fine...

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IlL DALAI LAMA E DORJE SHUGDEN, UNA VICENDA CONTROVERSA

In tempi recenti s’è cominciato a parlare più spesso riguardo alla delicata ed intricata questione di Dorje Shugden, frutto comunque di una disputa teologica ormai di vecchia data. A tal proposito è però fondamentale fare questa piccola premessa, utile a meglio comprendere il problema: nel Buddhismo di scuola tibetana un “Protettore del Dharma” è un Buddha che svolge un sostegno spirituale, con varie funzioni tra le quali spiccano il far evitare quegli ostacoli interiori ed esteriori che impediscono ai praticanti di raggiungere le realizzazioni mistiche, e di favorire e permettere tutte quelle condizioni che servono al loro sviluppo spirituale. Il...

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JAMGON KONGTRUL ABBANDONA IL PRORIO RUOLO: NOTIZIA SCIOCCANTE PER I BUDDHISTI

Anche se il Buddhismo Tantrico proveniente dall’India aveva una natura prettamente antigerarchica ed anticastale, in Tibet questa tradizione ha subito un processo di profonda trasformazione che l’ha portata – sposandosi con la politica feudale tibetana, con il sistema dei tulku e con l’istituzione monastica – ad acquisire una forma organizzativa spesso molto gerarchica e piramidale. Per semplificare, ad eccezione della scuola Nyingma, le scuole tibetane sono solitamente organizzate in rigide gerarchie, di solito sulla base dello status accordato ai tulku (maestri reincarnati). Questo è il caso della scuola Karma Kagyu che ha al proprio vertice il Karmapa. Tradizionalmente, subito sotto...

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L’ARRIVO DEL BUDDHISMO IN TIBET

Nel settimo secolo il Tibet era indifferente se non ostile al buddhismo contrariamente a quanto accadeva nei paesi confinanti. Il buddhismo, che incominciò a diffondersi progressivamente dal V secolo a.C., inizialmente era per lo più praticato dai nobili indiani che incominciarono a stanziare fondi per i monaci che pian piano divennero sedentari: particolare contributo venne dato dall’imperatore indiano Asoka (III secolo a.C.) grazie al quale il buddhismo poté diffondersi velocemente. Man mano il buddhismo indiano incominciò ad aver bisogno di testi sacri per giustificare il proprio ruolo e per supportarsi e la nascita di questi testi andò avanti in concomitanza...

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UNA STORIA DI LOTTE E COMBATTIMENTI: LA CORSA AL TRONO DEL REGNO TIBETANO NELLA STORIA DELL’ESPANSIONISMO DEL BUDDISMO

Il primo re tibetano, Tsampo, il cui nome di origine sarebbe stato Namri Songtsen, morì assassinato e gli successe il figlio ancora minorenne Songtsen Gampo, primo grande re storico tibetano che fu protetto da un ministro della famiglia Myang fino alla maturità, regnò dal 614 al 650. Questo re, grazie anche all’organizzazione di un esercito professionista, fece crescere territorialmente il Tibet espandendo le frontiere fino al nord dell’India e spingendosi fino alle frontiere cinesi, inoltre, fondò Lhasa spostando così il centro politico che precedentemente era situato nelle regioni del sud-est, ovvero nelle regioni Yarlung e Kongpo. Ed è qui che...

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TIBET, UN PAESE DI CONFINE: CORRIDOIO NATURALE CHE DA SEMPRE COLLEGA MONDI E CULTURE DIVERSE

Il nome del Tibet, conosciuto in Cina come Xizang, è probabilmente il risultato di sovrapposizione di termini utilizzati da vari popoli per designare questa Regione di rara bellezza. I tibetani chiamano il loro paese Bod, che nel dialetto in uso nell’area centrale dell’Altopiano è pronunciato Po’. I loro vicini indiani lo chiamavano in tempi remoti Bhota o Bhauta mentre già in epoca Tang, la Cina imperiale denominava questa regione come Tufan. Ma come è arrivato a noi il nome Tibet? La risposta è racchiusa tra le sabbie del Medio Oriente, dal turco Tuput i musulmani hanno tradotto con Tubbet o...

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LA GRANDE ARTE MUSICALE TIBETANA

Uno degli aspetti più complessi ed affascinanti dell’intera tradizione tibetana è senza dubbio costituito dai cham, le danze rituali eseguite dai monaci buddhisti e da quelli appartenenti al Bon, l’antica religione autoctona del Tibet. La policromia di costumi, maschere e ornamenti; i suoni profondi e drammatici degli strumenti musicali; la potenza simbolica dei movimenti dei danzatori e le stesse valenze archetipiche delle “storie meravigliose” raccontate tramite i cham, sono comunicazioni che toccano con forza il cuore e la mente di quanti assistono alla sacra rappresentazione. La maggior parte delle danze rituali viene eseguita pubblicamente nei cortili dei monasteri davanti a...

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COME CI VESTIAMO OGGI? UNO SGUARDO AI COLORATISSIMI VESTITI TIBETANI

Dopo il raccolto autunnale, quando sono liberi dal lavoro dei campi, i buddisti, provenienti da ogni angolo del Tibet, si recano al Lhasa in pellegrinaggio. Allora, sulla via Barkhor che circonda il monastero Jokhang, regna un’atmosfera festiva e di entusiasmo e la gente con i suoi vestiti variopinti la trasforma in una passerella. In genere, il vestito tibetano si divide in due tipi principali: la tonaca e il vestito di tutti i giorni. In comune, hanno lunghezza e il collo allungato e piegato sul petto. L’abito più diffuso in Tibet è la veste lunga a vita larga, con le maniche...

La Riforma Democratica in Tibet
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“SULL’ALTOPIANO DELL’IO SOTTILE”: DIARIO INEDITO DI EUGENIO GHERSI DELLA SPEDIZIONE SCIENTIFICA ITALIANA NEL TIBET OCCIDENTALE DEL 1933

   2 luglio 1933 Losar “Le case sono una ventina, tutte quadrate o rettangolari a due piani. Il piano terreno è un unico locale adibito a stalle per le pecore, al piano superiore c’è l’abitazione che è composta da due – tre locali uno dei quali è riservato alla cappella. Il piano terreno non ha finestre… Il locale più grande, dove praticamente vive tutta la famiglia, è la cucina. Due o tre piccoli locali sono per deposito di materiale vario (orzo, farina, chang). Una spaziosa veranda innanzi alla cappella, il gon kang. Tutte le case hanno il tetto piano formato...

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INCONTRIAMO IL BUDDA VIVENTE ACHOK DOPO IL SUO DEFINITIVO RIENTRO IN PATRIA

Nel maggio 2015 Achok, terzo Budda Vivente del Monastero Tsannyi, nel Sichuan, è finalmente tornato alla sua Madrepatria dall’India dopo aver ricevuto il benestare del Governo, terminando così le sue peregrinazioni durate oltre mezzo secolo. Nei due anni trascorsi dal suo ritorno Achok non solo é riuscito a guarire dall’afflizione alla gamba, grazie al trattamento medico adeguato, ma é anche tornato alla predicazione pubblica e ha tenuto con successo un incontro devozionale. Degno di nota, inoltre é il fatto che egli sia un attivo promotore della protezione ambientale, ragion per cui incita i suoi credenti a piantare alberi, offrirsi volontari...

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