VIAGGIO ALLA MONTAGNA SACRA DEL KAILASH

La rinascita di un intero villaggio tibetano grazie al Turismo culturale slow Una mattina d’autunno. L’imponente montagna innevata scompare alla vista tra le nuvole vorticose. Sulla strada dissestata che la circonda, un giovane proveniente da Gangca, piccolo villaggio ai piedi del Monte Kailash, chiede a un turista a cavallo se ha bisogno di una pausa. Perché, a 36 anni, ha lasciato la pastorizia per assistere i visitatori e cambiato la sua vita – liberandosi, così, dalla povertà. Luogo sacro per i credenti Indù, Buddhisti, Giainisti e Bon, a un’altitudine di 6.638 metri, il Monte Kailash (o Kangrinboqe) attrae ogni anno...

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LA LANA TIBETANA ENTRA SULLA SCENA MONDIALE

Il debutto risale in realtà a fine dicembre 2023, quando l’arte tradizionale delle contadine di Gyantse nella prefettura di Shigatse, con il sostegno di un gruppo imprenditoriale di Shanghai, comincia a raggiungere le Capitali internazionali. Un’inedita combinazione tra artigianato tradizionale tibetano e nuove tecnologie dalla Cina, a cominciare dai telai portatili sviluppati guardando i gesti di queste donne e che hanno reso possibili le mostre itineranti nel mondo. Nata come lavorazione circa 2mila anni fa nell’antica città di Jiedexiu, ‘Pulu’ è il nome della lana di pecora (changpel) che nel Tibet si usa da sempre per creare toghe femminili, stivali...

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L’ORZO TIBETANO ARRIVA NELLO SPAZIO

Circa 16 varietà di orzo e colza, per un totale di 520 grammi, sono state imbarcate sul primo satellite riutilizzabile cinese (Shijian-19). Obiettivo – la ricerca sui semi in condizioni di micro-gravità, per rafforzare l’agricoltura e la tenuta del suolo sul “Tetto del Mondo”. Il progetto fa parte di un programma più ampio, che riguarda la frutta, la verdura, l’erba ecologica, le piante della Medicina tibetana e il foraggio nelle difficili condizioni della Regione – a cominciare dall’aridità di alcune zone. Il primo laboratorio a terra, dedicato allo studio del germoplasma e dunque della vitalità, della germinazione e della moltiplicazione...

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L’ARTIGIANATO TIBETANO: TRADIZIONE E CRESCITA

Negli ultimi anni, in tutto il Tibet ci si è concentrati sulla crescita dell’artigianato tradizionale e sulla coltivazione dei talenti. E questo ha riguardato anche le ciotole in legno di noce della città di Shannan, rinomate per la loro lavorazione e qualità. In una contea, Jiacha (Gyaca), famosa per i boschi antichi e per i suoi migliaia di alberi di noce che superano i mille anni. Con la radica dei quali è nata questa arte, tramandata di generazione in generazione e dunque rappresentativa del patrimonio culturale immateriale del Tibet. Abili artigiani, seguendo un complesso processo di otto fasi dalla selezione...

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LA TORBIERA DEL QINGHAI-TIBET, UN VERO “POZZO” DI INFORMAZIONI

Vicino al margine orientale dell’altopiano Qinghai-Tibet, nella contea di Zoige, c’è una distesa acquitrinosa di fango marrone: una torbiera di circa 3mila chilometri quadrati a 3.500 metri di altitudine, di zero fascino per i turisti ma di vitale importanza per la conservazione ecologica. In parte perché questo tipo di zona umida, che copre solo il 3,8% della superficie terrestre, cattura un terzo del carbonio mondiale del suolo e il doppio rispetto alle foreste pluviali. In parte perché la sua formazione si conta in secoli e millenni, al ritmo di circa un millimetro di torba all’anno in condizioni favorevoli – e...

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LA VITA A LHASA DIVENTA SERIE TV

Parola-chiave: autenticità Questo 2 ottobre, sulla rete pubblica cinese e sui siti di streaming cinesi e tibetani verrà messa in onda una serie televisiva davvero particolare: City of Daylight, girata principalmente nella famosissima Barkhor Street: cuore popolare di Lhasa, pulsante di architettura tradizionale e spiritualità, arti e mestieri, passato e modernità. Più che una fiction, una preziosa documentazione e una testimonianza. Perché questa serie TV rinuncia allo sguardo esterno, di mera curiosità o “promozione”, a favore dell’autenticità. Raccontando il Tibet di oggi attraverso le aspirazioni e le vicende di sei giovani che inseguono i propri sogni ma basandosi sulle storie...

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MEDICINA TRADIZIONALE TIBETANA: LA RICERCA CONTINUA

Nei giorni scorsi, presso l’Università di Medicina di Lhasa, è stato inaugurato un Istituto di ricerca molto speciale. Dedicato allo studio di un’opera fondativa, scritta tra l’Ottavo e il Dodicesimo secolo, che illustra lo sviluppo nel tempo di questa scienza ma anche arte nell’altopiano tibetano e la sua enorme influenza culturale sulle regioni trans-himalayane e mongole: i ‘Quattro Trattati della Medicina tibetana’. Che in molti conoscono come ‘i Quattro Tantra’ o il ‘Blue Beryl’, con le sue 79 illustrazioni volute da Sangye Gyatso nel Diciassettesimo secolo. Parliamo di un testo che rappresenta il livello più alto della medicina tradizionale locale...

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GLI OTTO SIMBOLI TIBETANI DI BUON AUSPICIO

Dopo la sapienza e l’arte dei mandala, torniamo a un altro pezzo importante della Spiritualità tibetana: i simboli ben augurali, spesso raffigurati proprio in quellidi sabbia. Che non hanno bisogno di trovarsi l’uno accanto all’altro o nella stessa stanza ma che, se tutti, potranno illuminare il cammino, nostro e delle persone intorno a noi. I Pesci d’Oro ci ricordano di nuotare nell’oceano della vita senza paura. Anzi: con gioia, ancora meglio se insieme. Un concetto, quest’ultimo, evocato anche dal Nodo Infinito – che ci chiama a collaborare e sostenerci a vicenda, unendo la conoscenza alla compassione. Perché in questo Universo,...

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NAGQU: LA NUOVA ENERGIA DELL’ALTOPIANO TIBETANO

Quelle nell’immagine sono le turbine eoliche di Nagqu, installate questo settembre a un’altitudine di oltre 4.650 metri con una capacità di 100 megawatt: uno degli esempi “più alti”, è proprio il caso di dire, dell’incontro possibile tra Cultura e Natura. Pronto da ottobre, con le sue 25 turbine da 4 megawatt ognuna e i suoi attesi 200 milioni di kilowatt/ora all’anno, a fornire energia pulita ai 230mila residenti della città. Con un risparmio di 60mila tonnellate di carbone e di 160mila tonnellate di emissioni di diossido di carbonio. Impresa non facile, viste le condizioni ambientali sull’Altopiano tibetano. Una vittoria del...

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L’ARTE TIBETANA DELL’ARGILLA: VENTI SECOLI DI TRADIZIONE

Come in tutte le culture, anche la scultura tibetana in argilla ha le sue chiare peculiarità – trasmesse dalle stesse genti che la praticano. Un lascito culturale radicato, che secondo gli esperti risale a più di 2mila anni fa. Storicamente, la scultura in argilla si diffonde principalmente nelle aree di Lhasa, Shigatse (o Xigaze), Chamdo e Lhoka. Ma quando Lhasa diventa ‘culla’ degli artisti più abili e rinomati, chi vuole apprendere e migliorare le proprie tecniche si trasferisce qui – fenomeno che, nel tempo, porterà alla concentrazione di un numero particolarmente elevato di maestri scultori nella Capitale spirituale del Tibet....

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