EQUILIBRIO ECOLOGICO: IL MIRABILE MODELLO TIBETANO

Alla fine del 2024, l’energia pulita da fonti rinnovabili generata nel Tibet superava il 99%. Un traguardo incredibile ma evidentemente possibile, che oggi rende l’Altopiano il vero campione della sostenibilità ambientale. In grado persino di esportare e assistere altri, peraltro con delle quantità di green energy davvero impressionanti. Un nuovo paradigma, quello tibetano. Di un diverso equilibrio tra persone, lavoro, Cultura e Natura. Perché non parliamo solo di impianti solari, eolici o idrici, costruiti con le migliori tecnologie cinesi a disposizione per queste altitudini e questo clima. Bensì della nascita di piccole e medie imprese, eredi di tradizioni plurisecolari e...

IL TESORO CULTURALE DEL TIBET È ANCORA PIÙ GRANDE

Un piccolo “dream team” al femminile sta riscrivendo la storia dell’Altopiano Come dicevamo a novembre, la scoperta continua: a 4500 metri e oltre sul mare, dove le temperature scendono anche di 20 gradi sotto zero, una squadra di cinque giovani donne della prefettura di Nagqu sta ultimando il quarto censimento dei reperti storico-culturali locali. Un lavoro da finire entro giugno 2026 e che – oltre a riesaminare i tantissimi reperti registrati durante la terza esplorazione – ne sta scoprendo molti di nuovi. Infatti, tra tombe antiche, monasteri buddhisti, pitture e incisioni rupestri, da fine giugno 2024 a oggi (cioè, in...

PERCORSI TIBETANI: L’ANTICA VIA DEL TÈ

In pochi hanno mai sentito parlare del villaggio di Nakeli o della città di Pu’er, nella provincia del Yunnan. Eppure questo luogo silenzioso e di grande fascino, che oggi sta tornando a nuova vita, era una volta pieno di carovane e di mulattieri indaffarati perché sull’importantissima rotta commerciale che legava le pianure centrali tibetane alla Cina. Una rotta che, durante la dinastia Ming, vede un intenso scambio di cavalli tibetani con grandi quantità di tè cinese: la “Tea Horse Road” (“Gya’lam” in Tibetano), appunto, anche se le carovane si arricchiscono nel tempo di sale, zucchero, pellicce e indumenti tradizionali, erbe...

SKIMO OLIMPICO: LA SQUADRA DA BATTERE ARRIVA DAL TIBET

I Giochi asiatici invernali, che questo inizio febbraio si sono aperti nella cinese Harbin, hanno visto il debutto di una nuova disciplina: lo sci alpinismo (in Inglese skimo, da ski mountaineering). E anche il trionfo di due squadre – maschile e femminile – nate e allenate sull’Altopiano tibetano, che nelle rispettive gare di sprint si sono aggiudicate entrambi i podi: due ori quindi, due argenti e due bronzi più persino un quarto posto, vinti da giovanissimi atleti che già si preparano a Milano Cortina 2026. I Giochi di Harbin hanno, infatti, seguito la scaletta delle gare previste dalle prossime Olimpiadi...

I 14 DALAI LAMA DEL TIBET

L’idea del lama come maestro secondo un lignaggio religioso e il concetto della sua reincarnazione, provenienti dal Buddhismo Vajrayana indiano, fanno parte della visione tibetana fin dal X secolo. Ma è solo con lo sviluppo delle scuole buddhiste dell’Altopiano – Nyingma, Sakya, Kagyu e Gelug (o Gelugpa) – che la successione all’interno degli ordini religiosi diventa pratica comune. Considerata la manifestazione fisica del compassionevole bodhisattva (“Buddha in divenire”) Avalokiteshvara, la figura del Dalai Lama nasce dunque nel XIV secolo. Quando Gendun Drupa, fondatore e abate-capo del monastero di Tashilhunpo (successivamente eletto come sede del Panchen Lama) nonché leader della scuola...

TERREMOTO NEL TIBET: DOPPIA FESTA DI SOLIDARIETÀ

A Tingri (Dingri), località-epicentro del sisma del 7 gennaio, sfollati, medici e Vigili del Fuoco hanno festeggiato assieme il Festival di Primavera tibetano e il Capodanno cinese che, quest’anno, sono caduti lo stesso giorno – il 29 gennaio. Una doppia festa, certo più dimessa del solito. Celebrata non nelle proprie dimore ormai macerie, e nemmeno nelle tende blu apparse subito dopo il terremoto, bensì in delle casette bianche tirate su in meno di un mese. Più resistenti ai venti nel Shigatse, complete di luce e riscaldamento e con i ripostigli pieni del cibo, dei vestiti e degli altri beni essenziali...

UN TERZO DEL TIBET DIVENTA MAXI PARCO

Sei zone ricche di paesaggi unici e di una magnifica biodiversità stanno per unirsi, a creare il maggior Parco naturale del Tibet. Parliamo dell’area di Tangbei nell’entroterra dell’altopiano Qinghai-Tibet (“casa” delle sorgenti dei fiumi Azzurro, Giallo e Lancang-Mekong), della riserva naturale di Changtang, del Grand Canyon del fiume Yarlung-Zangbo e dei versanti locali dei monti Everest-Qomolangma, Gangdisi-Kailash e Gaoligong. Ben 400mila chilometri quadri di aree già protette, che – insieme – porteranno questo Parco nazionale in cima alla classifica mondiale per superficie. Secondo soltanto a quello della Groenlandia nord-orientale e circa 45 volte quello di Yellowstone. Un enorme sforzo ambientale...

DALL’ALTOPIANO TIBETANO, PIÙ ENERGIA GREEN E PIÙ OSSIGENO

Tre le notizie “verdi” dall’Altopiano tibetano: i nuovi alberi di Lhasa, che ormai coprono quasi 12 ettari; l’energia da fonti rinnovabili – sufficiente a coprire i bisogni, oltre che della popolazione e di 16 province confinanti, di tre luoghi di Arte e Cultura di Pechino, e il primo Parco di energia all’idrogeno, in costruzione a Shannan nel distretto di Nedong. Un rimboschimento di successo, quello intorno alla Capitale regionale e in altre 37 zone, anche grazie a un tasso di sopravvivenza degli alberi che ha superato il 92%. E un lavoro che coinvolge non solo le distese finora colpite dall’aridità...

QUANDO A SALVARE LA NATURA (ANCHE TIBETANA) È LA FOTOGRAFIA

La storia di Xi Zhinong, il fotografo protettore di specie a rischio Nativo dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, il sessantenne che da quattro decenni si dedica alla vita selvatica è uno dei più influenti fotografi ambientalisti al mondo. Come eccezionalità delle immagini, certo, ma soprattutto come potenza di impatto. Tale da fermare interi cantieri o bloccare progetti di deforestazione minaccianti gli habitat, ispirando così popolazioni e generazioni. Tutto comincia nel 1984, a un anno dalla laurea, con il desiderio di fotografare uccelli in volo. Desiderio che nel 1990 diventa una ricerca sulla Gru tibetana (“dal collo nero”) che, tra...

TERREMOTO NEL TIBET: BENI CULTURALI, I PRIMI RISCONTRI

Il sisma di questo 7 gennaio è avvenuto nella prefettura di Shigatse: culla della civiltà tibetana, dove a parte il primo monastero buddhista (Samye, costruito nel 788) si trova Tashilhunpo – conosciuto per la sua incredibile architettura, per i suoi murales, per la statua gigante del Buddha Maitreya e, soprattutto, per essere la sede del Panchen Lama. Il secondo luogo più sacro per la popolazione dell’Altopiano, fortunatamente rimasto illeso e da dove, nei giorni seguenti al terremoto, dal Panchen Lama e dai 900 monaci sono arrivate preghiere dedicate e una donazione in danaro per l’assistenza ai feriti e agli sfollati....