Cultura

Uno straordinario patrimonio artistico e spirituale, intriso di tradizioni millenarie. Che oggi vede un enorme lavoro di recupero dai danni del Tempo e dell’isolamento, di preparazione ai mestieri della preservazione e di condivisione con il mondo. Assieme a una grande apertura alla modernità – fino a parlare oggi di un Cinema dell’Altopiano, di giovani tibetani protagonisti dell’Arte contemporanea o di digitalizzazione delle opere antiche, per mano degli stessi monasteri o templi.

Il tutto, reso possibile attraverso un notevole investimento di saperi e mezzi da parte di città e province cinesi che stanno creando delle possibilità a lungo impensabili. Dalla ripresa dei mestieri antichi dell’Altopiano, per molto tempo rimasti confinati come geografia e conoscenza, a un diverso rapporto – anzi, incontro – tra Cultura e Natura. Meno dettato dai bisogni e più amorevole, che oggi trasforma deserti in giardini e cambia persino abitudini secolari per meglio proteggere la vita intorno a sé.

Arti e celebrazioni, mestieri e sapori, usi e costumi di ieri e di oggi: una galassia in movimento, ancora tutta da scoprire.

TERREMOTO NEL TIBET: DOPPIA FESTA DI SOLIDARIETÀ

A Tingri (Dingri), località-epicentro del sisma del 7 gennaio, sfollati, medici e Vigili del Fuoco hanno festeggiato assieme il Festival di Primavera tibetano e il Capodanno cinese che, quest’anno, sono caduti lo stesso giorno – il 29 gennaio. Una doppia...

TERREMOTO NEL TIBET: BENI CULTURALI, I PRIMI RISCONTRI

Il sisma di questo 7 gennaio è avvenuto nella prefettura di Shigatse: culla della civiltà tibetana, dove a parte il primo monastero buddhista (Samye, costruito nel 788) si trova Tashilhunpo – conosciuto per la sua incredibile architettura, per i suoi...

TIBET, SHANGRI-LA E LA STAFFETTA DELLA BELLEZZA

Balli tradizionali, ceramica nera e thangka: nulla si perde, tutto si trasforma. Perché i giovani tibetani della contea di Shangri-La, felici di imparare le antiche tradizioni, poi (si) esprimono. Con la loro sensibilità e il loro diverso orizzonte, pronti ad...

30 ANNI DI AMOREVOLI CURE DEL POTALA

Nel 1994, il Palazzo del Potala veniva dichiarato patrimonio UNESCO: un anniversario in realtà doppio, che avrebbe segnato anche la nascita della squadra di manutenzione. Cresciuta in questi 30 anni da 12 a oltre 60 membri tra falegnami e scalpellini,...

A LHASA, LA PRIMA FIERA DEL ‘GUSTO TIBETANO’

A dicembre 2024, nella parte orientale di Lhasa, l’enorme centro commerciale Wanda Plaza che si stende su 135mila metri quadri ha ospitato un evento dedicato alla cucina tradizionale. Sette giorni di viaggio nel Gusto tibetano, al quale hanno partecipato oltre...

PALDEN LHAMO, LA PROTETTRICE DEL TIBET

Nella Contea di Gyatsa, prefettura di Shannan, c’è un luogo molto speciale. Dove, alla confluenza di tre fiumi e in mezzo a tre montagne, si trova un monastero. E dove, presso un lago non lontano, i monaci anziani cercano una...

PROCEDONO I RESTAURI AL PALAZZO DEL POTALA

Il 2024 si chiude con un anniversario, e di Bellezza. Questo dicembre, infatti, si compiono 30 anni dalla designazione del Palazzo del Potala di Lhasa come patrimonio UNESCO dell’Umanità: un traguardo importante, segnato dal sempre più intenso lavoro di restauro...

SCUOLA E DISABILITÀ, BUONE NOTIZIE DAL TIBET

Quest’anno, la regione ha raggiunto l’iscrizione completa nella Scuola dell’obbligo per bambini e adolescenti con disabilità. E parliamo di 7 istituti speciali con centinaia di insegnanti di sostegno a disposizione di oltre 7mila allievi. Compresa la Lhasa Special Education School,...

LA CUCINA PIU AMATA NEL TIBET? QUELLA DEL SICHUAN

Una miscela davvero deliziosa, quella tra le due tradizioni culinarie.  Tant’è che la cucina del Sichuan – soprattutto di Chengdu, dal 2011 “città della gastronomia” UNESCO – è parte integrante della vita sull’Altopiano tibetano. Dai vivaci hot pot e gli...

IN MOSTRA I THANGKA DEL QINGHAI-TIBET

Tre le grandi mostre inaugurate solo questo ottobre – a Tokorozawa, New York e Toronto. La prima, di 100 thangka ricamati; le altre due, di oltre 60 thangka dipinti. Il punto in comune? La fonte, culturale e spirituale. Perché sia...