IL SIMBOLISMO DELLO STUPA, Mirabile Tibet

IL SIMBOLISMO DELLO STUPA

  • by Redazione
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  • 24 Ago 2018
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Gli Stupa sono monumenti caratteristici della tradizione buddhista. Vengono utilizzati fin dai primordi del Buddhismo per conservare le reliquie attribuite al Buddha o a importanti maestri del passato. Probabilmente la loro origine è persino pre-buddhista; si ipotizza infatti che gli Stupa si siano originati dai tumuli in cui alcuni asceti (sramana) dell’India vedica venivano seppelliti.

Gli Stupa sono particolarmente caratteristici del Buddhismo Tibetano, in quanto la cultura tibetana ha attribuito ad essi una grande importanza. Sono considerati simbolo di pace e illuminazione. Più precisamente, lo Stupa rappresenta la Mente Illuminata del Buddha. Per questa ragione anche negli altari tibetani si trova sempre una piccola rappresentazione di uno Stupa insieme ad un testo sacro (un Sutra) e ad una statua del Buddha: la statua rappresenta il Corpo, il testo sacro la Parola mentre lo Stupa la Mente del Buddha, o meglio di tutti i Buddha del passato, del presente e del futuro.

Utilizzando la dottrina buddhista dei tre corpi (kaya), molto importante nella dottrina Mahayana, potremmo dire che la statua rappresenta il Nirmanakaya (corpo di Emanazione), il testo rappresenta il Sambhogakaya (corpo di Godimento) mentre lo Stupa rappresenta il Dharmakaya (corpo di Verità). In altri termini, il Corpo di Verità, quello di Godimento e quello di Emanazione rappresentano i tre livelli di manifestazione dei Buddha, dall’Assoluto (Corpo di Verità, Dharmakaya) al mondo fisico (Corpo di Emanazione, Nirmanakaya), passando attraverso il mondo Divino del Sambhogakaya. In questo contesto, lo Stupa rappresenta proprio la natura assoluta della Realtà.

E dato che l’Assoluto, la Natura della Mente del Buddha, non può essere veramente rappresentato, lo Stupa non può che avere un aspetto principalmente simbolico. La sua forma infatti rappresenta la purezza primordiale e illuminata dei cinque elementi (si legga il nostro articolo sui cinque elementi nella tradizione tibetana): la base quadrata rappresenta la purezza dell’elemento terra; la parte emisferica (in pratica un vaso) rappresenta la purezza dell’elemento acqua; la parte conica rappresenta la purezza dell’elemento fuoco; il parasole e la luna crescente rappresentano l’elemento aria; il sole ed il punto rappresentano l’elemento spazio.

La costruzione di uno Stupa non è lasciata al caso; soprattutto nella tradizione tibetana è importante un rigoroso processo rituale che comincia dagli scavi delle fondamenta (in cui bisogna prima pacificare ritualmente gli spiriti che abitano nella terra), e che finisce con la consacrazione finale quando lo Stupa viene completato. Non sempre vengono messi all’interno i resti dei maestri del passato, nonostante queste siano le reliquie più importanti. Non sempre, infatti, questi sono disponibili. Piuttosto, gli Stupa vengono riempiti con altri oggetti benedetti: statue, testi sacri, immagini, rotoli di mantra, e tsatsa. Queste ultime sono offerte votive in argilla con l’immagine in bassorilievo di una Divinità. Gli tsatsa sono ciò che i tibetani usano di più per riempire gli Stupa. Fanno uno strato di tsatsa, coperto da uno strato di sabbia, sopra il quale mettono un altro strato di tsatsa. Più gli oggetti che vengono messi nello Stupa sono ritenuti sacri e maggiore si pensa che diventi il potere dello Stupa.

Costruire uno Stupa è ritenuto essere un atto estremamente positivo. Il suo potere si pensa che porti beneficio a tutto l’ambiente circostante. Inoltre, lo Stupa beneficerebbe anche la stessa Terra. Jamgon Kongtrul Lodro Thaye, un importante maestro buddhista del diciannovesimo secolo, disse che gli Stupa hanno sulla Terra lo stesso effetto che gli aghi dell’agopuntura hanno nel corpo umano; in pratica ne riequilibrano l’energia.

Gli Stupa non sono tutti uguali. Ci sono piccole differenze che li distinguono tra di loro; in particolare sono otto gli Stupa principali e ciascuno rappresenta un diverso evento della vita del Buddha. Questi otto Stupa vengono citati da Nagarjuna nel suo testo Astamahasthanacaitya-stotra:

  • Lo Stupa del Loto: rappresenta la nascita del Buddha. I gradini tra la base ed il vaso sono circolari e decorati con dei loti.
  • Lo Stupa dell’Illuminazione: rappresenta l’Illuminazione del Buddha. I gradini sono rettangolari e non decorati.
  • Lo Stupa del Girare la Ruota del Dharma: rappresenta il momento in cui il Buddha ha dato il primo insegnamento a Sarnath. I gradini sono decorati con delle porte che rappresentano l’apertura delle porte del Dharma.
  • Lo Stupa del Grande Miracolo: rappresenta l’esibizione di miracoli da parte del Buddha a Shravasti. I gradini possiedono delle estensioni  centrali nelle quattro direzioni.
  • Lo Stupa della Discesa dal Paradiso di Tushita: rappresenta il momento in cui il Buddha tornò dal paradiso di Tushita dopo aver passato lì un periodo in compagnia della madre defunta. I gradini hanno una scala centrale in ciascuno dei quattro lati (scala da cui il Buddha discende simbolicamente dal paradiso)
  • Lo Stupa della Riconciliazione: rappresenta la pacificazione della comunità monastica dopo che questa ebbe una divisione a causa del cugino del Buddha, Devadatta. I gradini sono ottagonali, con otto lati e otto angoli. Ancora oggi questi Stupa vengono costruiti quando viene risolta qualche controversia o qualche conflitto nella comunità buddhista.
  • Lo Stupa della Completa Vittoria: rappresenta il successo del Buddha nel prolungare la durata della sua vita di tre mesi. Ha solo tre gradini, circolari e senza decorazioni.
  • Lo Stupa del Nirvana: rappresenta la morte del Buddha e la sua entrata nel pari-nirvana. Non ci sono gradini in questo Stupa: il vaso poggia direttamente nella base quadrangolare.

A questi Stupa, nella tradizione tibetana va aggiunto lo Stupa di Kalachakra, che viene appunto consacrato secondo la tradizione del Tantra di Kalachakra. La sua funzione è particolarmente diretta al controllo delle energie negative, dato che il Tantra di Kalachakra è molto focalizzato sulla guerra tra forze del bene e forze del male. E’ un tipo di Stupa molto raro e, curiosamente, sembra che ce ne siano più in Occidente che in Tibet (in Occidente sono stati costruiti – dal 1994 ad oggi – in Spagna, Austria, America e Australia).

In breve, gli Stupa sono un simbolo della pace del mondo. Sono estremamente amati dai praticanti buddhisti, che mostrano verso di essi la loro devozione tramite la ripetuta circoambulazione (tib. Kora).