MAGICO QINGHAI-TIBET: LE MONTAGNE KUNLUN

  • by Redazione I
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  • 23 Dic 2025
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MAGICO QINGHAI-TIBET: LE MONTAGNE KUNLUN, Mirabile Tibet


A fine settembre, era arrivata la notizia che un’antica incisione nella roccia trovata sull’altopiano del Qinghai-Tibet, nella prefettura tibetana di Golog, era stata finalmente datata. Ora, ecco cosa stanno rivelando le prime ricerche su questo reperto – peraltro, legato a un luogo mitico e sacro: le montagne Kunlun.

Parliamo di una leggendaria catena dell’Asia centrale al confine settentrionale dell’Altopiano tibetano, lunga più di 3mila chilometri, che per la Cultura cinese rappresenta l’Axis mundi, la dimora delle divinità celesti taoiste, “l’antenato di 10mila montagne” nonché (come sorgente del Fiume Giallo) la culla della propria civiltà ma della quale a parlare, con devozione e timore, sono le mitologie di tutti i Paesi himalayani – dall’India e i futuri Pakistan e Afghanistan al Nepal e il Bhutan passando per il Tibet. Un ponte tra la Terra e il Cielo inteso come Paradiso – motivo per il quale, come riportato dall’iscrizione, il primo imperatore della Cina unita Qin Shi Huang invia qui i suoi alchimisti a trovare certe piante officinali e, soprattutto, l’elisir della vita.

MAGICO QINGHAI-TIBET: LE MONTAGNE KUNLUN, Mirabile Tibet


L’autenticazione dell’iscrizione sta chiedendo ai ricercatori di rivedere quello che si pensava di sapere sulle montagne, sulla dinastia Qin e anche sulle civiltà lungo il Fiume Giallo.

Da una parte, perché – secondo l’iscrizione – “il carico (degli alchimisti, ndr) arriva qui” in una data precisa e in un luogo che, a sorpresa per gli esperti dell’Imperatore, corrisponde alle descrizioni dei racconti mitologici risalenti a migliaia di anni prima: come trovare la vera Shangri-La, dopo averla soltanto immaginata leggendo un libro considerato di sola fantasia. Dall’altra, perché il mito dei Kunlun si trova in troppi racconti di troppi popoli per non avere un “nocciolo” storico e fisico reale, così forte e condiviso da diventare base comune e collante culturale. Infine, perché – vista la missione degli esperti dell’Imperatore – il loro successo dipende gioco-forza dalla comunicazione e dalla collaborazione di tutte le popolazioni ed etnie della zona. In grado dunque di capirsi e di assistersi, peraltro lungo dei percorsi già in essere all’epoca e che, successivamente, verranno conosciuti come ‘Antica Via Tang-Tibet’, ‘Antica Via del Tè e dei Cavalli’ e ‘Rotta Qinghai della Via della Seta’.

MAGICO QINGHAI-TIBET: LE MONTAGNE KUNLUN, Mirabile Tibet


Come dicevamo a settembre, le ricerche continuano. Sia quelle archeologiche, che hanno già individuato altri 75 siti in un raggio di 150 chilometri dall’iscrizione nella roccia, sia quelle paleogeografiche, antropologiche, linguistiche e calligrafiche. Senza dimenticare la “magia” di questi luoghi – secondo le popolazioni locali, pieni di luci misteriose, distorsioni temporali e fossili davvero incredibili, come quello apparentemente di un drago adagiato sulla cima della montagna e che, secondo il mito, portava le divinità sul suo dorso.

Così, mentre il Sole tramonta dietro alle cime delle montagne, Storia e leggenda stanno stringendosi la mano.