IL MISTERIOSO E ANTICO MONASTERO ROMITO NELLA VALLE DEL FIUME KARTSE, Mirabile Tibet

IL MISTERIOSO E ANTICO MONASTERO ROMITO NELLA VALLE DEL FIUME KARTSE

Seconda Parte

Siamo tornati a dare un’altra occhiata dalla cima della montagna, e fu allora che avemmo la definitiva conferma della veridicità di ciò che la gente del posto aveva detto. Anche se le strutture originali erano state erose o erano state pesantemente alterate, era chiaro dall’alto che ce n’erano davvero 13, il che corrispondeva perfettamente con le camere descritte nella letteratura storica. Il modo in cui erano dettagliati nei documenti storici, in particolare quelli della stessa famiglia di Rinchen Zangpo, corrispondeva a quello che stavamo vedendo. Mentre prendevamo nota di tutto, specialmente come erano disposte le strutture e dove erano situati i fori dei pilastri che presumibilmente erano usati per produrre sculture di argilla.

Potemmo in realtà confermare più o meno che questi particolari edifici erano probabilmente le camere che il maestro Rinchen Zangpo aveva costruito per le eminenti famiglie locali. Il nostro team era tutto eccitato dalle notizie, come evidenziato dai nostri applausi ed abbracci, e abbiamo quindi deciso che era giunto il momento per noi di metterci al lavoro e condurre ulteriori ricerche. Alcuni hanno annotato le loro osservazioni e altri hanno iniziato a disegnare e scattare foto di ciò che potevano vedere. Io stesso sono rimasto sulla montagna per condurre ulteriori indagini e non è passato molto tempo che mi sono imbattuto in qualcos’altro.

Quando la montagna si diresse verso l’alto, potei distinguere diverse pagode buddiste, due delle quali abbastanza ben conservate. Girai intorno e mi avvicinai per vedere se riuscivo a scoprire qualcosa, e alcuni dettagli importanti catturarono la mia attenzione. Le forme esterne delle strutture mi suggerirono e fecero capire che queste pagode erano molto simili alla pagoda del Monastero di Toling”.

Il Monastero di Toling fu costruito da Yeshewo, il Re del Regno Guge, nell’XI secolo, ed era anche un luogo in cui un tempo il Maestro Rinchen predicò. Nell’anno 1076, che fu l’anno del Drago di Fuoco secondo il calendario tibetano, vi si tenne una grande riunione di celebri predicatori buddisti sponsorizzata da Dzeden, allora re di Guge, con monaci anziani di U-Tsang, Kham e Amdo presenti come ospiti.

Questo evento venne ricordato come la “Grande Riunione del Drago di Fuoco” e da allora, il monastero divenne famoso. Furono costruite centinaia di pagode, le più notevoli delle quali ai quattro angoli della camera principale verso il cortile circolare esterno. “Ma queste erano molto meno conservate delle due pagode davanti a me. Per commemorare suo padre e la sua famiglia, il Maestro Rinchen ha probabilmente usato i più alti standard tecnologici dell’epoca, oltre a commissionare il massimo livello di maestri e artigiani dell’architettura a lavorare al progetto. Quando eravamo lì potemmo ancora distinguere la ruota buddista e l’urna verso la cima della struttura.

Forse la cosa più interessante per me, comunque, erano le due statue di Bodhisattva che abbiamo trovato sopra l’urna. Avrei pensato che ci sarebbero state molte statue come quelle che circondavano l’urna, ma ce n’erano solo due rimanenti. Eccole lì, proprio lì in piedi, e le loro teste erano rotonde con corone fiorite. I loro corpi e le loro espressioni facciali erano un po’ frastagliate, ma sfoggiavano due grandi orecchini ciascuno e tenevano qualcosa nelle loro mani, che erano posizionate di fronte al loro petto. Siamo stati in grado di trovare frammenti di quelli che prima erano altre urne di pagoda mescolati con altre reliquie che erano cadute, e alcuni di questi avevano iscrizioni in Tibetano sulla loro superficie.

Da tutto ciò, siamo stati in grado di elaborare un’idea di cosa potrebbe essere successo. I corpi delle pagode avrebbero potuto essere ristrutturati con argilla e mattoni, e forse le strutture erano state adornate con le nuove statue. Si sa che tali azioni hanno avuto luogo in varie rovine buddiste in diversi paesi, come India, Bangladesh e Sri Lanka, quindi non era davvero fuori questione che fosse accaduto anche qui qualcosa del genere. Dopo la nostra ricerca, siamo stati in grado di concludere che il sito che abbiamo incontrato corrispondeva a strutture risalenti al Primo Regno di Guge, molto probabilmente tra l’XI e il XIII secolo”.

Alcune delle rovine risalgono forse a quando Rinchen Zangpo era ancora vivente ed attivo. Tutto il sito, comunque, è strettamente legato alle attività buddiste del Maestro Rinchen Zangpo di Guge, come riportato nella letteratura storica tibetana. Le scoperte più importanti hanno implicazioni significative, specialmente nel modo di studiare la prima storia buddista, la cosiddetta “Storia silente del Regno di Guge”. “Il nostro ritrovamento può essere letto come un vero e proprio “raccolto” di preziose informazioni su quell’epoca poco conosciuta” ha concluso Huo Wei.