Fino a poco tempo fa, gli aspri venti invernali dell’altopiano Qinghai-Tibet erano motivo di preoccupazione per i pastori. Non per il freddo, bensì per i sacchetti di plastica soffiati via dalle discariche e che si posavano sui pascoli, al rischio – fatale – di essere ingeriti dal bestiame. Ora, appena i cestini sono pieni, vengono anche svuotati in sicurezza. Non solo: i rifiuti sono subito portati a un inceneritore. Con particolare attenzione a quelli provenienti dai dintorni del prezioso “Mare Blu”: il Lago Qinghai, uno dei più alti dell’Altopiano, giustamente Riserva e Parco nazionale, giustamente patrimonio UNESCO, e che gioca un ruolo cruciale negli equilibri ecologici di tutta la regione e dell’intera Asia.
Negli ultimi due decenni, intorno al Lago erano stati istituiti più di 10 punti di raccolta. Dimostratisi però insufficienti, nonostante occupassero complessivamente una superficie di 500mila metri quadri. Due i problemi principali: le basse temperature e il poco ossigeno di queste altitudini (di oltre 3mila metri sul mare), che estendevano il periodo di degradazione dei rifiuti, e il fatto che – per via dei percorsi e luoghi più frequentati dai pellegrini e dai turisti, senza dimenticare i partecipanti al Giro ciclistico del Lago Qinghai – alcune discariche raggiungevano la loro massima capacità molto prima del previsto.
Così, nel capoluogo Xining della Provincia del Qinghai è stato lanciato il primo progetto di incenerimento e, al contempo, di produzione di energia – basato, beninteso, su un migliore e più efficiente sistema di raccolta. Progetto che, oggi, presenta i suoi primi risultati: soltanto dal 2024 al 2025, quasi 30mila le tonnellate di rifiuti domestici raccolti, trasportati e inceneriti a oltre 850 gradi Celsius, generanti centinaia di gigawatt all’ora di elettricità. Cosa ancora più importante, senza inquinare con emissioni nocive – grazie alle tecnologie di purificazione dei gas di combustione e grazie ai sistemi di monitoraggio (delle percentuali di rifiuti effettivamente bruciate e della qualità dell’incenerimento) basati sull’AI.
Assieme alle altre misure adottate negli ultimi 20 anni, un vero cambio di paradigma a favore della migliore salvaguardia e protezione dell’ecosistema che il Lago Qinghai, con i suoi oltre 4,4 chilometri quadri, rappresenta. In un contesto nel quale, per via del cambiamento climatico in corso, dell’accelerazione del riscaldamento in tutta l’Asia e del rapido scioglimento dei ghiacciai della ‘Torre dell’Acqua’, tutti i laghi dell’Altopiano – compreso il Qinghai – stanno aumentando sia come estensione, sia come volume. Con conseguenze importanti sui territori, la biodiversità, gli insediamenti umani e la vita di oltre 9 Paesi.