I più antichi reperti buddisti pervenuti sino a noi sono le colonne (sthambha) su cui l’imperatore Asoka (273-232 a.C.), della dinastia Maurya (320-185 a.C.) fece incidere editti per diffondere il dharma. L’abaco di tali colonne è ornato da figure di animali, come l’elefante, il leone o il toro, resi con una forte connotazione realistica. La mancanza di altri resti architettonici ci fa supporre che la primitiva architettura buddhista dell’India fosse costituita da elementi poco resistenti all’usura e particolarmente fragili come legno, terracotta e avorio. Due tipologie architettoniche sviluppatesi nel buddismo sono i santuari (caitya) e i monasteri (vihara).Tutti gli esempi...