ANGSANG, IL MAESTRO MODERNO DEI THANGKA TIBETANI

Nel suo studio a Lhasa, Angwang Sangbu – da tutti conosciuto come Angsang – aiuta una studentessa a rielaborare il dipinto “classico” della Principessa Wencheng. E, sulla tela, i millenari pigmenti naturali della pittura thangka trovano delle espressioni nuove, testimoni di una cinquantennale carriera tra tradizione e modernità. Nato nel 1960 in una famiglia umile della Città vecchia, Angsang dimostra subito un talento eccezionale: a soli otto anni, vince il primo premio in un concorso scolastico, le sue opere appaiono più volte sul giornale Tibet Daily e il suo insegnante comincia a chiamarlo “il piccolo pittore”. Nel 1972, su 500 candidati, Angsang...

LHASA, “IL LUOGO DEGLI DEI”

C’è una ragione se il cuore sacro del Tibet si chiama così, e se attira pellegrini e visitatori da ogni angolo del pianeta, alla ricerca del mondo al di là del nostro. Perché, a Lhasa, il cielo si estende e il Sole splende così tanto che sembra che la volta celeste sia stata calata appena abbastanza da essere raggiunta. L’aria rarefatta e densa di incenso, il fruscio delle vesti cremisi dei monaci, il mormorio dei sutra cantati e il suono delle ruote di preghiera… La divinità non è lontana: tocca ogni passo e ogni testa china. Il Potala I suoi...

IL MONASTERO TIBETANO DI SAKYA: MEMORIA E FUTURO

A gennaio, un primo e importante terremoto nella prefettura di Shigatse – casa di migliaia di templi e 19 monasteri, alcuni dei quali (come Samye, Sakya e Tashilhunpo) di grande peso per il Buddhismo tibetano. A metà maggio, un altro piccolo sisma, a far temere per l’enorme patrimonio di Storia, Spiritualità e Arte della regione. In entrambi i casi, buone notizie per il Monastero Sakya. Edificato nel 1073 ma “resiliente”, grazie ai preventivi, tempestivi e lungimiranti lavori di consolidamento del 2019 e del 2024. Lavori che, fortunatamente, hanno riguardato il pilastro centrale della sala principale, alcune travi inclinate e il...

QUALITÀ ECOLOGICA: IL TIBET CONFERMATO TRA I MIGLIORI

A un anno dal posizionamento dell’Altopiano tibetano al vertice della classifica mondiale per qualità ecologica,  arrivano tre ottime notizie sia per la Regione, sia per i viaggiatori. La prima, che – tra la qualità dell’aria (eccellente al 99,7% in tutto l’Altopiano tibetano, 99,5% a Lhasa), quella dei laghi e dei fiumi (comprese le fonti di acqua potabile, che hanno raggiunto il 100%) e quella della biodiversità, la Regione rimane uno dei luoghi migliori al mondo. Un risultato reso possibile anche dalle ormai 6 stazioni nazionali di monitoraggio, in un territorio che conta 97 riserve naturali su 434mila chilometri quadri –...

L’ALTOPIANO QINGHAI-TIBET ASSORBE I GAS SERRA

Come anticipato a maggio, quando parlavamo di nuove rivelazioni sul clima, l’altopiano Qinghai-Tibet riesce non solo a compensare completamente le emissioni annuali di CO2 ma anche ad assorbire i gas serra. Soprattutto il metano (CH4) e l’ossido di diazoto (N2O) – cioè i più presenti nella regione dopo l’anidride carbonica e anche i più “potenti”, laddove l’effetto del riscaldamento per unità di metano è 27 volte quello del CO2  e, quello per unità di ossido di diazoto, 273 volte. La conferma arriva dall’Istituto di Ricerca sull’Altopiano tibetano dell’Accademia cinese delle Scienze, da tempo concentrato sulla neutralità carbonica (quindi sulla riduzione...

RITORNO A NYINGCHI, “LA SVIZZERA DEL TIBET”

Se non fosse per gli yak, le coloratissime bandierine di preghiera, la diversa architettura oppure lo spettacolo annuale dei peschi in fiore, potremmo davvero pensare di trovarci tra le Alpi della nazione mitteleuropea. Invece, siamo nella Contea di Nyingchi. “Culla” della civiltà tibetana e del fiume Yarlung Tsangpo – il corso d’acqua più alto del mondo – che nasce dal Monte Kailash e che all’ingresso nell’India diventerà Brahmaputra. Creando sul suo percorso uno dei canyon più lunghi (di oltre 500 chilometri) e profondi (di oltre 6mila metri) del nostro pianeta: un tesoro geologico la cui scoperta da parte degli europei...

BUDDHISMO TIBETANO E URNA D’ORO (1): LE REINCARNAZIONI

La legittimità spirituale e politica del metodo dell’Urna d’Oro nella scelta del Dalai e del Panchen Lama Introduzione La storia del Tibet si distingue per un equilibrio delicato tra il potere temporale e l’autorità spirituale. Un equilibrio che, nei secoli, ha prodotto istituzioni singolari come l’istituto della reincarnazione riconosciuta (tulku). E, proprio in questo ambito, si è sviluppata una prassi che mirava a sancire la legittimità di figure di altissimo prestigio, unendo la dimensione sacra alla responsabilità politica. Il metodo dell’Urna d’Oro rappresenta forse il simbolo più eloquente di questa tradizione: un meccanismo pensato per garantire l’imparzialità nella scelta delle...

SULL’EVEREST TIBETANO E NEPALESE, IL SOCCORSO È TECH

Sapevamo già del primo test di volo per un drone-cargo destinato al salvataggio e al trasporto civile sull’Everest (Qomolangma) e della nuova camera di ossigeno installata nel campo-base, che aveva già salvato delle vite. Ora, dai versanti tibetano e nepalese, arrivano i racconti e i numeri di un anno di meraviglie tech. Che significano mappatura in 3D con rilevazione termica, in grado di localizzare velocemente una famiglia appassionata di trekking e data per dispersa, misurare la lunghezza e la profondità delle fessure e permettere alla squadra di soccorso di recuperare padre e figlie in sicurezza. Ma anche “sentire” le zone...

DEFORMAZIONI CONGENITE: LA SPERANZA ARRIVA DAL TIBET

La Medicina mondiale non ha ancora delle spiegazioni esaurienti sulle cause e neanche una “mappa” completa, ma sembra che le deformazioni congenite agli arti nei Paesi dell’Asia di Sud-Est siano abbastanza frequenti. Compreso l’Altopiano tibetano. Dove in 8 anni, e solo a Chamdo (la terza maggiore città dopo Lhasa e Shigatse), sono stati curati 300 bambini. Sapevamo dei problemi del sistema circolatorio, legati alle altitudini e quindi ai livelli di ossigeno nel sangue – affrontati finora con ripetuti screening di decine di migliaia di bambini, la creazione di una rete di cure mediche di prossimità e persino librerie aerobiche. E...

DALL’ALTOPIANO QINGHAI-TIBET, NUOVE RIVELAZIONI SUL CLIMA

Cosa c’entrano i fossili di ostriche e la pastorizia con il riscaldamento globale? Ebbene, i primi hanno appena rivelato che l’aumento delle temperature non sarebbe un trend costante. La seconda, che un certo modo di farla potrebbe ridurre di molto le emissioni di due gas serra che contribuiscono in maniera significativa ai cambiamenti climatici. Come gli anelli degli alberi, le “bande di crescita” delle ostriche indicano la loro età. Ma non solo: questi strati concentrici di carbonato di calcio registrano le oscillazioni del clima al momento della loro formazione (più larghi e di colore chiaro con temperature alte, più sottili...