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WILD NATURE: LE ANTILOPI TORNANO IN TIBET, Mirabile Tibet

WILD NATURE: LE ANTILOPI TORNANO IN TIBET

  • by Redazione
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  • 27 Gen 2020
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Le antilopi tibetane, un tempo una delle specie più in pericolo in tutta l’Asia, godono finalmente della necessaria protezione, ha dichiarato un ufficiale governativo cinese nel Giorno Internazionale degli Animali in Pericolo, che é caduto nella prima decade di aprile.

L’antilope tibetana, che vive prevalentemente nello Hoh Xil, é una specie unica della Cina, tipica rappresentante della fauna dell’Altopiano Tibetano.In anni recenti, mentre la Provincia di Qinghai ha continuato a rafforzare gli sforzi di conservazione della specie e del suo ambiente naturale, le misure di protezione dell’antilope tibetana si sono sempre più irrobustite.

Grazie agli sforzi profusi l’ambente naturale dell’antilope é sempre più stabile e in conseguenza la popolazione di questo animale può prosperare. Nel settembre 2016 l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha ufficialmente abbassato lo status di rischio dell’antilope tibetana da “in pericolo” a “minacciata”.

Le praterie in cui i branchi di antilopi possono meglio sopravvivere sono aumentate del 69,3 per cento e la superficie adibita a pascolo nomade é aumentata del 26 per cento. La conservazione acquifera nell’ecosistema é aumentata di 2.840.000.000 di metri cubi. Inoltre l’amministrazione di Qinghai ha incorporato il 64 per cento del suo ecosistema di pianure acquifere e il 30,7 per cento delle sue foreste in aree di riserva naturale.

Essendo ricca di foreste, pianure acquifere e praterie, alla Provincia basta amministrarle correttamente per fornire un buon habitat alle antilopi tibetane. La loro popolazione nello Hoh Xil è aumentata gradualmente, raggiungendo di recente le 60mila unità.

Ma Ji’en che ha guidato la rotta commerciale Qinghai-Tibet per molti anni, ha dichiarato ai reporter che un tempo le antilopi fuggivano al minimo segno di attività umana, associandola istintivamente al pericolo dei bracconieri, ma ultimamente la repressione della caccia di frodo ha talmente affievolito nelle giovani generazioni di antilopi il ricordo del bracconaggio che vaste mandrie di antilopi sono perfettamente a loro agio anche quando hanno gruppi di umani molto vicini.

Nel 2009 venne firmato un “patto antibracconaggio” tra i rappresentanti di tre diverse riserve naturalistiche, le Montagne Altun della Provincia di Xinjiang, il Parco di Changthang nella Regione Autonoma Tibetana e il Parco Hoh Xil di Qinghai, che permetteva alle rispettive forze dell’ordine di attraversare i confini interni per inseguire e perseguire i responsabili della caccia di frodo.

Grazie a questa iniziativa e all’attenzione pubblica indirizzata sul fenomeno, esso é stato ridotto ai minimi termini, fino a cessare di costituire un pericolo per la risorgente popolazione di antilopi tibetane.

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