DA LHASA A PECHINO! GIOVANI TIBETANI PARTECIPANO E VINCONO LE OLIMPIADI, Mirabile Tibet

DA LHASA A PECHINO! GIOVANI TIBETANI PARTECIPANO E VINCONO LE OLIMPIADI

  • by Redazione
  • |
  • 01 Apr 2022
  • |

Durante la presentazione della bandiera alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino, più di 100 rappresentanti di tutti i gruppi etnici e ceti sociali cinesi hanno portato la bandiera nazionale di mano in mano. Tra loro c’erano il giovane tibetano Rinchen Gyatso di Shigatse, il giovane Monpa Dorje Tseten di Medog, il giovane Lhoba Sonam Drolma e il giovane Jampa Tendar, ambedue di Lhasa.

“Lo scorso settembre la scuola ha emesso un avviso per selezionare studenti delle minoranze per partecipare a un grande evento, mi sono registrato con entusiasmo. A quel tempo, non sapevo che avrei potuto prendere parte alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino. Dopo due interviste, questo mi é stato rivelato. Da ottobre dello scorso anno, mi sono allenato per oltre 120 giorni”, ha detto Rinchen Gyatso.

Rinchen Gyatso studia presso la Facoltà di Management della Central University of Nationalities of China. Viene dal villaggio di Chagong, città di Gêding, distretto di Sakya, città di Shigatse, Tibet. Beneficiando della politica di classe tibetana, Rinchen Gyatso ha completato la scuola superiore nella provincia di Zhejiang e, in seguito, anche a Pechino. Durante i suoi due anni all’Università di Pechino, Rinchen Gyatso ha partecipato allo spettacolo teatrale del 100° anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese e alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Pechino, diventando testimone dei grandi eventi della Madrepatria.

“Durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino, ho incontrato molte persone fantastiche. Le belle qualità da esse rappresentate mi hanno commosso profondamente e mi hanno spinto ad essere una versione migliore di me stesso. Dopo la laurea, voglio tornare nella mia città natale e contribuire allo sviluppo del Tibet”.

Dorje Tseten, di Bodong, nella zona di Baibung, Distretto di Medog, presso Nyingchi, studia finanza presso la Scuola di Economia della China Central Nationalities University. Dalla “terra segreta del loto” alla capitale della madrepatria, ha percorso più di 3.000 chilometri lungo il suo percorso di studio, potendo osservare personalmente lo sviluppo della Madrepatria.

Dorje Tseten ha detto: “Da bambino andavo a scuola in campagna. Per risparmiare tempo bisognava sempre attraversare scorciatoie, scalare falesie, cosa particolarmente pericolosa. Ora il distretto ha una navetta, il TGV Fuxing è entrato anche a Nyingchi e la sua velocità era incredibile. Ancora più importante, la via del ritorno è sicura. Il percorso di Dorje Tseten testimonia la prosperità e lo sviluppo della Nuova Cina.

Durante l’introduzione della bandiera alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali, Dorje Tseten si è particolarmente emozionato, ha dichiarato: “Oggi il mondo intero considera la Cina una grande potenza, più forte e migliore. Nel momento in cui ho tenuto in mano la bandiera rossa a cinque stelle, avevo le lacrime agli occhi”.

Dopo la cerimonia di apertura, Dorje Tseten ha ricevuto una telefonata da sua sorella da Medog e ha detto ai giornalisti: “La mia famiglia mi ha visto in televisione. Sono orgogliosi di me”

Sonam Drolma ha iniziato i suoi studi nel 2019 presso il Department of Business Administration, Faculty of Management, della Central China Nationality University, lasciando il suo villaggio di Gongri, nella zona di Dagmo, distretto di Medog, presso Nyingchi.

“Non avrei mai pensato di poter stare in mezzo allo stadio, soprannominato il nido d’uccello”. Ricordando quel momento innumerevoli volte, Sonam Drolma è ancora emozionato, ha detto: “Quando ho consegnato a mano la bandiera del mio Paese, e vedendola sventolare davanti a me, non ho potuto fare a meno di voler gridare, sono orgoglioso di me stesso, orgoglioso del mio paese”.
“Dopo lo spettacolo, abbiamo guardato il resto dela trasmissione in diretta televisiva. Quando la squadra cinese è uscita, la canzone “Ode to the Motherland” è stata cantata da tutti noi davanti allo schermo. Questo momento è stato davvero toccante. Penso che, indipendentemente dall’etnia, l’amore di ogni Cinese per la madrepatria sia nel profondo del cuore e dell’anima”. Sonam Drolma ha dichiarato: “Attraverso le Olimpiadi invernali, ho incontrato molte persone fantastiche. Vorrei essere come loro ed essere in grado di contribuire positivamente al futuro del mio Paese e della mia città natale”.