L’EPOEA DI GESAR: FINZIONE O PERSONAGGIO REALMENTE ESISTITO?, Mirabile Tibet

L’EPOEA DI GESAR: FINZIONE O PERSONAGGIO REALMENTE ESISTITO?

  • by michele
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  • 16 Feb 2017
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Il Tibet è famoso soprattutto per la sua letteratura religiosa, tuttavia esiste anche un consistente substrato letterario secolare. Ci riferiamo ad esempio a opere di medicina, astrologia, geografia, storia. A tale riguardo, al fine di meglio comprendere la cultura tibetana, è fondamentale conoscere la famosa epopea del Re Gesar di Ling. Non solo questo è considerato il poema epico per eccellenza dei tibetani, ma costituisce addirittura l’epopea più lunga del mondo: solo la compilazione cinese della versione tibetana comprende oltre un milione di versi distribuiti in circa 120 volumi. Ma non è affatto facile districarsi tra le varie versioni dell’opera, se consideriamo che anche solo la versione tibetana originale è fatta da una quantità insormontabile di varianti si capiscono bene le difficoltà che gli studiosi hanno dovuto affrontare nell’approcciarsi a quest’opera. Un proverbio afferma infatti che ogni tibetano ha una sua storia su Gesar.

Quello che contraddistingue questo “racconto” è la caratteristica che l’epopea di Gesar non è un patrimonio esclusivamente tibetano, ma appartiene al bacino culturale du tutta l’Asia Centrale e Settentrionale. A sostegno di quanto detto, possiamo trovare racconti relativi a Gesar in Nepal, Bhutan, Ladakh, tra diverse minoranze etniche cinesi e soprattutto in Mongolia. La letteratura ritiene che la versione classica è quella del Tibet orientale, ma anche le versioni buriate e mongole sono molto importanti.

Geoffrey Samuel sostiene che l’epopea di Gesar è una storia che rotea in un sostrato «sciamanico»: non solo per i molti temi Bön tipici dell’opera, per l’insistenza nella storia sui poteri magici di Gesar e la sua strenua lotta contro i demoni; ma anche perché i bardi, i cantori tradizionali dell’opera quando cantano entrano in uno stato di trance aprendosi ad una serie di intuizioni e visioni che si ritengono provenire dal protagonista stesso. Spesso, pertanto, nuove varianti o nuovi episodi della storia vengono creati dal cantore perché durante la recitazione quest’ultimo crede di ricevere nuovi dettagli in sogno o in ispirazione diretta. E’ risaputo che a volte il bardo inizia il proprio racconto proprio in seguito ad una manifestazione o visione di Gesar stesso,e, soprattutto,  durante un periodo di crisi iniziatica tipica della società sciamanica tibetana. Questi bardi visionari vengono chiamati in tibetano babdrung.

Anche oggi l’epopea di Gesar in Cina è molto viva. Attualmente oltre cento bardi operano tra il Tibet, Qinghai e Mongolia interna. Tuttavia va anche detto che attualmente l’epopea è molto studiata a livello accademico e diversi studiosi cinesi concentrano la loro vita a districarsi nel fitto labirinto cucito dalla storia di Gesar.

A causa della tradizionale trasmissione orale della letteratura tibetana, la prima versione stampata dell’opera venne pubblicata a Beijing solo nel 1716 ed era un testo mongolo. In questo possiamo rinvenire 7 episodi principali: 1) il prologo nel regno degli dèi, la sua nascita e gioventù, il suo matrimonio con Rogmo (Brug-mo) e la presa del potere come Re di Ling; 2) la sua sconfitta di una tigre nera; 3) il viaggio di Gesar in Cina e il suo matrimonio con una principessa cinese; 4) la sconfitta di un re demone grazie all’aiuto della moglie di quest’ultimo 5) la guerra contro i tre Re di Sharaigol (Hor); 6) la sconfitta di un demone travestito da lama; 7) il viaggio di Gesar negli Inferni per salvare sua madre.

Ma chi era realmente questo Gesar? Alcuni studiosi tibetani, sulla base di un testo chiamato rLangs Po ti bse ru, ritengono che il protagonista di questa epopea sia esistito storicamente nell’undicesimo secolo ed era di fatto l Re di Ling. Tuttavia è improbabile che l’intera storia si esaurisca su questa figura. Probabilmente l’eventuale figura storica rappresenterebbe una figura reale su cui altre storie, molto più antiche, si sono andate a cristallizzare.