LE “ARTI REGONG”. DAI THANGKA ALLA “DANZA DELLA TIGRE”, Mirabile Tibet

LE “ARTI REGONG”. DAI THANGKA ALLA “DANZA DELLA TIGRE”

  • by Redazione
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  • 11 Apr 2023
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Mai sentito  parlare dell’arte Regong? Queste sono tutte le arti popolari che hanno come focus il buddismo tibetano. 

Generalmente le arti Regong sono associate alle comunità della contea di Tongren e lungo il fiume Rongwo, che attraversa l’attuale prefettura autonoma tibetana di Huangnan nella provincia del Qinghai in Cina, ma più nel complesso, dove c’è buddhismo tibetano, abbiamo una rappresentazione di questa corrente artistica. Quindi anche fuori dai confini del Tibet. 

Le arti Regong, il cui nome letteralmente significa valle dorata dove i sogni si realizzano, includono pittura, scultura, incisione, architettura e ricamo. Quindi thangka, dipinti murali, barbola, sculture e molto altro sono testimonianze di questa forma artistica, quasi pressoché sacra. 

Cosa è il Thangka?

Il thangka è un dipinto su rotolo buddista tibetano su cotone o seta con pigmenti minerali e organici derivati da corallo, agata, zaffiro, perla o oro. La particolarità di questi “dipinti” è che lq lucentezza del colore può durare inalterato per secoli. Il Thangka di queste aree vanta una serie di caratteristiche uniche, come la composizione completa, i colori brillanti, i motivi complicati e raffinati e l’uso liberale dell’oro.

La miscelazione dei pigmenti è una tecnica utilizzata esclusivamente dai pittori Regong Thangka. Prendiamo il colore oro, per esempio. Oltre alla lamina d’oro, alla colla d’ossa e all’acqua, i pittori locali aggiungono alla miscela il succo di una pianta originaria della regione di Huangnan, rendendo l’oro più luminoso e brillante.

L’arte del popolo Tu

Mentre i tibetani rappresentano la maggior parte della popolazione nella regione di Huangnan, anche l’etnia Tu ha negli anni costruito e consolidato delle usanze tutte proprie. Prendiamo la Danza Yutu (o danza delle tigri),  un rituale consacrato dal tempo che si tiene dal 5 al 20 novembre di ogni anno in base al tradizionale calendario cinese.

Ballerini in pantaloncini e scarpe si spalmano la cenere della stufa sulla pelle e dipingono motivi neri sul viso, sulle gambe e sul busto per imitare i segni di una tigre. Ballano sul tetto e nel cortile di ogni casa per scacciare gli spiriti maligni e accettano focacce e carne come forma di sacrificio.

Spinta al turismo 

Per preservare e promuovere meglio la cultura Regong, la Prefettura autonoma tibetana di Huangnan ha approvato diverse iniziative, come mostre itineranti, finalizzate da una parte ad attivare sempre più turisti, dall’altra sottolineare il supporto alle realtà culturali locali.