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CI LASCIA CHOGYUR LINGPA. IL NOSTRO RICORDO, Mirabile Tibet

CI LASCIA CHOGYUR LINGPA. IL NOSTRO RICORDO

  • by Redazione
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  • 01 Apr 2021
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Qualche settimana fa il Buddhismo Tibetano ha subito una importante perdita, ovvero la morte di Tsikey Chogyur Lingpa Rinpoche (1953-2020). Egli era il tulku – ovvero la reincarnazione riconosciuta – di un maestro molto importante nella storia del Buddhismo Tibetano, chiamato Chogyur Lingpa e vissuto a metà dell’800. 

Di questo importante personaggio Tsikey Chogyur Lingpa ha cercato di portare avanti l’eredità, riassunta nel cosiddetto Chokling Tersar, una trasmissione di insegnamenti e metodi tantrici che vengono praticati sia nella scuola Nyingma che in quella Kagyu. Chi fu allora Chogyur Lingpa?

Chogyur Lingpa visse solo 41 anni, morendo nel 1870. Ma in questi pochi decenni egli passò dall’anonimato ad una grande fama nel contesto della religione tibetana. Essenzialmente, Chogyur Lingpa era un terton, ovvero uno scopritore di tesori. 

I terton sono coloro che scoprono i tesori nascosti da Guru Rinpoche (Padmasambhava); nelle credenze tibetane infatti, il mitico fondatore del Buddhismo Tibetano Padmasambhava avrebbe nascosto delle pratiche spirituali per i tempi futuri; questi tesori spirituali sono i cosiddetti terma, e coloro che li scoprono sono chiamati terton. I più grandi terton sono considerati essere le reincarnazioni dei discepoli di Guru Rinpoche, e così era creduto essere Chogyur Lingpa: precisamente, gli sosteneva di essere la tredicesima reincarnazione del principe Murup Tsenpo, secondogenito del Re Trisong Detsen, colui che invitò Padmasambhava in Tibet. 

Secondo la tradizione, sono 100 i grandi Terton del Buddhismo Tibetano, e Chogyur Lingpa fu l’ultimo tra questi. Pertanto per i sostenitori della tradizione dei terma la sua scomparsa nel 1870 ha, in qualche modo, segnato il passaggio ad un’era più degenerata della tradizione tibetana. 

La vita di Chogyur Lingpa fu strettamente intrecciata a quella di altri due famosi personaggi: Jamgon Kongtrul Lodro Thaye e Jamyang Khyentse Wangpo. Loro tre sono stati i propulsori di quello che è stato definito movimento Rimé: ovvero un movimento non settario, che ha tentato di superare le divisioni dottrinali, ortopragmatiche (e spesso anche militari!) tra scuole diverse, divulgando una visione sostanzialmente ecumenica. 

Chogyur Lingpa inizialmente non ebbe vita facile come terton. Iniziò, a suo dire, ad avere visioni di Padmasambhava fin da bambino. Le sue visioni però erano spesso confusionarie, mancavano della sufficiente chiarezza per essere comprese in un’ottica buddhista. Ebbe fin da subito svariati insegnanti, prese i voti monastici e visse inizialmente a Nangchen prima in un monastero Drikung e poi Drukpa Kagyu. 

Quando fu in procinto di rivelare i primi tesori, i suoi maestri – che non credevano in lui – lo esortarono a non farlo, ma lui ciononostante proseguì per la sua strada. Sia i suoi insegnanti che i suoi compagni di percorso lo guardarono con sospetto, e la fase successiva della sua vita fu tutta segnata dalla ricerca di un supporto o una validazione tradizionale delle sue esperienze visionarie. 

A un certo punto, Chogyur Lingpa fu espulso dal suo monastero; nelle biografie ufficiali si dice che ciò avvenne perché sbagliò una danza rituale, ma è più probabile che le motivazioni fossero differenti: possono essere legate alla sua pretesa di rivelare i terma, ma ancor più grave può essere il fatto  che nonostante lui fosse un monaco iniziò una relazione amorosa con una donna (Dekyi Chodron), che divenne poi sua moglie e madre di due dei suoi tre figli.  

Chogyur Lingpa si trasferì nel Derge, la regione del Kham più interessante dell’epoca considerato il suo fermento politico e culturale. Innanzitutto andò al monastero di Palpung dal nono Tai Situ Rinpoche, che si rifiutò di riconoscere i suoi terma. Gli fece però conoscere Jamgon Kongtrul Lodro Thaye, che divenne un suo importante maestro e collaboratore in futuro. Da lui ricevette i voti tantrici. Anche Jamgon Kongtrul però non riconobbe inizialmente i suoi terma, e pertanto Chogyur Lingpa abbandonò Palpung e continuò il suo viaggio. 

Conobbe così una persona fondamentale nella sua biografia, Jamyang Khyentse Wangpo. Quando andò da quest’ultimo, Chogyur Lingpa si portò una lettera di presentazione scritta da Jamgon Kontrul; nella lettera si fa riferimento alla sua pretesa di essere un terton, e venne scritto che la decisione sull’autenticità dei suoi terma spetterà a Jamyang Khyentse stesso. 

Anche Jamyang Khyentse Wangpo era un terton, e mentre stava conferendo a Chogyur Lingpa una iniziazione egli ebbe una visione di Ekajati (una protrettrice dello Dzogchen) che gli disse che in futuro lui e Chogyur Lingpa avrebbero rivelato dei terma assieme. Questa visione andò quindi a confermare l’autenticità dei terma di quest’ultimo e le sue esperienze visionarie furono riconosciute. 

Da qui nacque il periodo di successo di Chogyur Lingpa. Ovviamente il riconoscimento di Jamyang Khyentse Wangpo lo portò ad essere riconosciuto da tutti gli altri Lama della tradizione, e la sua popolarità crebbe sempre di più. Con Jamyang Khyentse si instaurò un profondo rapporto di collaborazione, rapporto che aveva anche un certo carattere filiale (curiosamente, Jamyang Khyentse era considerato una reincarnazione del Re Trisong Detsen, quindi suo padre in una vita precedente). 

Dopo la sua morte nel 1870, Jamyang Khyentse disse di aver avuto una visione di Chogyu Lingpa nella forma di un bodhisattva celeste chiamato Pema Nyingpo, in una nuova Terra Pura da lui creata. 

Il suo lignaggio di rivelazioni, il Chokling Tersar, “I Nuovi Tesori di Chogyur Lingpa”, è stato trasmesso da molti Lama tibetani sia nei lignaggi di trasmissione famigliare che per reincarnazione. Sono praticati in molti monasteri in Cina, Tibet, India, Bhutan e Nepal e sono tra i più popolari nelle scuole Nyingma e Kagyu. 

Il Chokling Tersar si distingue per il modo semplice, diretto ed essenziale in cui sono organizzate le sue pratiche. 

La storia di Chogyur Lingpa però insegna che non sempre ci si dovrebbe fidare dei Lama; se infatti egli avesse ascoltato la proibizione dei suoi primi insegnanti i suoi terma non sarebbero stati rivelati; invece lui agì contro la loro opinione e non si fermò fino a che non trovò qualcuno che credesse in lui. 

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