CAPODANNO LUNARE: BUON ANNO DELLA TIGRE! MA IN TIBET SI FESTEGGIA A MARZO. QUALI LE DIFFERENZE CON IL CALENDARIO CINESE?, Mirabile Tibet

CAPODANNO LUNARE: BUON ANNO DELLA TIGRE! MA IN TIBET SI FESTEGGIA A MARZO. QUALI LE DIFFERENZE CON IL CALENDARIO CINESE?

  • by Redazione
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  • 02 Feb 2022
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In tutto l’Estremo Oriente viene attribuita una grande importanza alla luna e alle sue “fasi”  che per secoli, ed ancora oggi, scandiscono i giorni dei calendari tradizionali, delle festività e persino dei raccolti e cerimonie religiose. Negli anni la scienza astronomica è diventata parte integrante di un unicum culturale totalmente diverso da quello occidentale.

Negli ultimi giorni, dalla Cina al Vietnam, dalla Thailandia alla Corea, si è festeggiato il Capodanno Lunare e siamo entrati con prepotenza nell’anno “ruggente” della tigre. I media hanno pubblicato ovunque le foto di una Pechino in festa e dei fuochi d’artificio di Shanghai. Eppure, in Tibet, ancora non si è festeggiato nulla, nonostante la tradizione tibetana e quella cinese condividano il medesimo calendario lunare e persino gli stessi segni zodiacali. Infatti in Tibet si festeggerà il nuovo anno solo il 3 Marzo, quando anche a Lhasa si entrerà nell’anno della tigre.

Il motivo di questa differenza? Ovviamente nei diversi calcoli fatti dagli astronomi secoli or sono Ed ovviamente anche la religione ci ha messo del suo! Ma andiamo con ordine e partiamo dal principio.

GIORNI DOPPI E GIORNI MANCANTI 

Il sistema del calendario tibetano è unico nel suo genere. Come in tutti i calendari lunari, il ciclo cosiddetto “sinodico” (ovvero novilunio e plenilunio) ha sempre creato le sue difficoltà, specialmente quello corrispondete al giorno 29,5. Come calcolarlo correttamente? Qui sta la sostanziale differenza, in un solo ed unico giorno che hanno creato un calcolo totalmente diverso dalla Cina continentale al Tibet o anche allo stesso calendario lunare indù. Ed ecco che arriva la questione religiosa.

Nei sistemi buddisti e indù, la luna piena deve cadere il 15° giorno di ogni mese e la luna nuova il 30. Sia il ciclo sinodico di 29,5 giorni che il fatto che la luna sorge a un’ora diversa ogni giorno portano a differenze tra questi sistemi (e tra le tradizioni buddiste) su quando uno specifico giorno lunare effettivo inizia e finisce. Il calendario tibetano usa i “giorni saltati” (tsi chad-pa) e i “giorni raddoppiati” (tsi lhag-pa) per conciliare le differenze fasi tra la luna ed il sole. Nel concreto significa che un mese potrebbe essere mancante del “giorno 23”, ma avere ben “due giorni 19”. Pensate che è complicato? Ed ora viene il bello.

Circa ogni trenta mesi viene aggiunto un mese intero per mantenere il calendario allineato con le stagioni, in contrasto quindi con il calendario cinese, che è un vero calendario lunare. Le regole per calcolare il calendario tibetano sono pertanto decisamente complesse tanto che occorre studiare anni per decifrarlo e queste norme e leggi sono tramandate da maestro a studente. Il risultato più tangibile è che quindi il Losar, Capodanno tibetano, e Capodanno cinese non sempre corrispondono, ma possono differire di un intero mese lunare.

COMPLESSO? ESISTE ANCHE IL CALENDARIO DEI RITI! 

Come in qualsiasi tradizione che si rispetti, anche il calendario tibetano ha giorni particolari che hanno un significato speciale, sia nel bene che nel male. Ad esempio, l’ottavo giorno di ogni mese lunare è considerato un giorno di buon auspicio per fare offerte alla dea Tara. O ancora, nel periodo di luna crescente, quando questa supera la sua metà, questo è considerato un momento propizio del mese. Ancora oggi in Tibet quando si vegliono iniziare dei progetti, si aspetta questo preciso momento lunare! La data più importante dell’anno tibetano è Saga Dawa , l’anniversario della nascita, dell’illuminazione e della morte di Buddha. Questo cade il 15° giorno del 4° mese. Va notato che i mesi sono contrassegnati da numeri, non da nomi.

Pensiamo che esiste solo un calendario in Tibet? Niente affatto. Parallelamente ad uno “profano”, vi è il calendario Kalachakra, ovvero il calendario dei rituali, che a sua volta ha un capodanno diverso. Questo cade infatti all’inizio del terzo mese. Per riassumere, se Losar è a febbraio, il capodanno Kalachakra è ad aprile. La differenza deriva dal fatto che quando il calendario tibetano fu introdotto in Mongolia nel 13° secolo, furono apportate modifiche per allinearlo ai mesi mongoli, una modifica che, nel corso della storia, è arrivata anche in Tibet e qui si è consolidata.

Simile al calendario cinese, ogni anno del calendario tibetano è scandito da un particolare animale ed elemento. Con dodici animali e cinque elementi, c’è un ciclo naturale di 60 anni chiamato Rab-byung. I dodici animali sono gli stessi dello zodiaco cinese e si ritiene che ogni 12 anni una persona sperimenterà un periodo di maggiori ostacoli. In genere si svolgono preghiere e cerimonie particolari fatto per contrastare questi ostacoli.